Questa mattina all’interno della Ittierre c’è stato un incontro tra il patron, Antonio Bianchi, le rsu aziendali e due sigle sindacali. Sono intervenuti i rappresentanti territoriali di Ugl e Uil che hanno chiesto all’imprenditore conferma sulle intenzioni (paventate in prefettura durante l’incontro con i fasonisti) di procedere al taglio di 450 unità sulle 700 in organico. Bianchi ha parlato d’un sacrificio necessario per favorire l’ingresso nella compagine societaria di altri imprenditori interessati all’azienda anche se ha promesso che farà il possibile per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali. Ha anche annunciato che il 18 settembre a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico presenterà un nuovo piano industriale stilato con l’ausilio di una società specializzata, la kpmg, ed in quella sede dovrebbe svelare l’identità dei nuovi soci. I sindacati non hanno ritenuto soddisfacente l’incontro di Pettoranello. La Ugl ha proposto un nuovo stato di mobilitazione col blocco degli straordinari. La Uil, invece, ha ritenuto necessario far passare qualsiasi decisione per l’assemblea dei lavoratori. Entrambe le sigle hanno anche chiesto al vertice aziendale di conoscere prima del 18 settembre il piano industriale. Hanno disertato la riunione la Cgil, per impegni pregressi e deliberatamente la Cisl. Il rappresentante territoriale della Femca, Di Trocchio, ritiene infatti che di numeri, ridimensionamenti ed eventuali piani industriali si debba discutere a Roma non certo a Pettoranello. Come si evince la situazione della Ittierre resta molto complessa.

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