L’intero cda della Ittierre questa mattina è stato ricevuto in tribunale a Isernia dal giudice Vassallo (che ha preso il posto della Battista) per illustrare i dettagli del piano concordatario presentato a settembre dall’azienda presso la cancelleria fallimentare del palazzo di giustizia. Intanto la Ikf ieri, in tarda serata, ha formalizzato la sua offerta per lo stabilimento tessile di Pettoranello. L’accordo, sottoscritto ieri alla presenza del patron, Antonio Bianchi, prevede il fitto del ramo d’azienda della new-co per 36 mesi con un canone annuo di 300mila euro. Al termine del triennio la Ikf potrà decidere l’acquisto previo versamento di 3 milioni di euro da cui sottrarre il canone già corrisposto. Per Bianchi si profila una graduale uscita di scena. Da un punto di vista occupazionale, la new-co partirà con 15 dipendenti per i primi sei mesi sino a giungere a cento unità nei successivi due anni. Il numero dei lavoratori sarà comunque proporzionato alle licenze che la Ittierre riuscirà a sottoscrivere con le maison. La nascitura società sarà una controllata del Lanificio Botto srl, azienda tessile del biellese rilevata da da Ikf lo scorso anno. A Pettoranello si dovrebbe produrre una linea di abbigliamento maschile a marchio Luigi Botto. Anello di congiunzione tra il fondo di investimento e l’attuale management di Ittierre è Lucio Di Gaetano, membro del Cda, che questa mattina ha relazionato al giudice Vassallo sui termini dell’accordo.