Un andamento climatico a singhiozzo potrà non influire fino in fondo sull’esito della vendemmia 2014, che in Molise riguarda in larga parte i vigneti situati in Basso Molise. A fare le prime stime è stata come ogni anno l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo-Assoenologi, che dicono che quest’anno si produrranno tra i 41 e i 42 milioni di ettolitri di vino e mosto a fronte della media quinquennale (2009/2013) di 44,9 milioni di ettolitri e di quella decennale (2004/2013) di 46,7 milioni di ettolitri.

L’elaborazione di Assoenologi fa infatti ipotizzare che la produzione di uva possa oscillare fra i 56 ed i 58 milioni di quintali che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73%, dovrebbero dare tra i 41 e i 42 milioni di ettolitri di vino, un quantitativo inferiore del 13,5% a quello dello scorso anno (48,2 milioni di ettolitri di vino – dato Istat) e che si pone al sesto posto tra le produzioni più scarse dal dopoguerra ad oggi. L’andamento dell’annata 2014 è stato una corsa ad ostacoli, ricco di speranze, di capovolgimenti e di delusioni. Il rapporto del Centro Studi dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani è chiaro e circostanziato. L’inverno è stato mite e piovoso in tutt’Italia, tanto che le temperature non sono quasi mai scese sotto lo 0°C. La primavera è stata caratterizzata da alte temperature iniziali, che hanno determinato un germogliamento anticipato anche con punte di 20 giorni rispetto alla norma. L’invaiatura (cambio di colore del grappolo) e la maturazione dell’uva sono state invece ritardate a causa delle insistenti piogge e della bassa insolazione occorse nel mese di luglio in tutta la penisola.

Il mese di agosto ha dato invece parzialmente soddisfazione al Centro-Sud, penalizzando il Nord. A tale proposito nel mese di luglio, secondo il Cnr, si è avuto un incremento del 73% delle precipitazioni medie verificatesi nel periodo 1971/2000. Fatto questo che ha posizionato il 2014 al 27° posto come anno più piovoso dal 1800. Basti pensare che sui 31 giorni del mese ce ne sono stati, mediamente, 22 di pioggia al Nord, 13 al Centro e 9 al Sud.
Ma scendendo nel dettaglio, per Ismea e Unione italiana vini, il Molise potrà portare in dote addirittura un aumento del 10% della produzione. Nell’ultimo rapporto, viene indicato come ‘il vigneto si presenti in buone condizioni. Il leggero ritardo vegetativo previsto nella precedente rilevazione è stato superato anche grazie a un clima asciutto che ha, anche, scongiurato attacchi di peronospora e oidio. In alcune limitate aree, a causa dell’umidità notturna, si è registrato qualche caso di botrite, prontamente però superato. Da registrare all’inizio del mese di agosto un’importante grandinata nella fascia centrale del basso Molise che ha procurato danni sensibili. Dalla fine del mese di agosto è stata avviata la vendemmia e vinificazione di Pinot bianco con uve sane e qualitativamente migliori della scorsa annata. Il grado zuccherino risulta superiore a quello dello scorso anno”.

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