I costruttori dell’Ance Molise hanno avuto ragione: nel bandi di gara non può essere richiesto il possesso di certificati non richiesti per legge e che possiedono solo alcune imprese, ingiustamente ed illegittimamente avvantaggiate a scapito di altre.

“Finalmente abbiamo ottenuto giustizia – afferma Umberto Uliano, presidente dell’associazione – non si possono creare situazioni di privilegio; la Centrale di committenza ‘Ali Comuni Molisani0′ ha riconosciuto l’errore ed ha modificato la disciplina di gara accogliendo integralmente le nostre richieste”.

La questione è legata al bando di gara per la realizzazione di una scuola per l’infanzia ad Ururi: tra i criteri per l’attribuzione del punteggio figurava il possesso del certificato per l’etica cui vevivano riconosciuti ben 12 punti. L’Ance è prontamente intervenuta: tramite il proprio ufficio legale ha immediatamente impugnato il bando ricorrendo anche all’Autorità Nazionale Anti Corruzione e segnalando la questione al Presidente Frattura.

“Ed abbiamo avuto ragione – prosegue Uliano – perché la Centrale di committenza regionale che aveva firmato il bando ha fatto retromarcia ed ha eliminato il criterio. E’ consentito richiedere requisiti che riguardano la valutazione dell’offerta, non se ne possono richiedere altri. E’ un’azione che abbiamo fatto a tutela dei nostri iscritti ma anche di tutta la categoria degli imprenditori edili che è già alle prese con una crisi  drammatica e senza precedenti. Noi siamo, e siamo sempre stati, per il rispetto delle regole e non per il loro aggiramento. Vogliamo la massima trasparenza”.

L’Ance Molise ha avuto ragione anche su un altro non trascurabile aspetto: la Centrale di committenza aveva fissato l’entità dei diritti di copia inerente alla documentazione tecnica in 400 euro; cifra ritenuta spropositata dall’Ance che, richiamando alcuni precedenti, ha affermato che l’entità dei diritti medesimi dev’essere commisurato al solo costo di riproduzione della documentazione.

Anche in tal caso la Centrale di committenza regionale ha dato ragione all’Ance Molise ed ha ridotto del 75% la somma portandola da 400 a 100 euro, così accogliendo la richiesta dell’Associazione che si batte anche per la massima concorrenza.

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