Prima un post su Facebook. Post mattiniero, il tempo di vedere i quotidiani e il presidente della Regione Paolo Frattura replica alla Triplice sul popolare social network: «Leggo sui giornali di questa mattina delle contestazioni che ci muovono le organizzazioni sindacali. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil ci accusano di inerzia, di inattività per l’area di crisi complessa. Quello che loro ritengono vada fatto con urgenza, lo abbiamo deliberato lo scorso venerdì in giunta regionale (ci eravamo dati come scadenza metà maggio e l’abbiamo fatto il 12)».
A metà mattina la risposta articolata in una nota. Insieme all’assessore allo Sviluppo Carlo Veneziale – che pure ha gettato già acqua sul fuoco ma non ha fatto finta di non cogliere «una strana coincidenza» nel fatto che l’attacco è arrivato lo stesso giorno in cui è stata convocata la cabina di regia per venerdì 19 – Frattura assicura che «tempi e impegni» sono stati rispettati: «Avevamo detto che entro metà maggio avremmo approvato l’accordo di programma, lo abbiamo fatto: la nostra delibera è dello scorso venerdì e ora il nostro provvedimento è alla firma di tutti i Ministeri interessati.
Andiamo avanti spediti e con concretezza per favorire la ripresa dei livelli occupazionali attraverso la predisposizione dei bandi utili al rilancio del nostro tessuto produttivo».
Venerdì, alle 16, l’incontro col partenariato per presentare le linee guida degli avvisi. «Contiamo di chiudere il percorso con i decreti di concessione (delle agevolazioni, ndr) prima della fine dell’anno».
L’accordo di programma, composto da accordo di programma, progetto di riconversione e riqualificazione industriale, progettualità del territorio, bacino dei lavoratori, aree industriali disponibili, strumentazione agevolativa, sistema della ricerca e dell’innovazione e sistema del credito, è finalizzato: alla salvaguardia e al consolidamento delle imprese dell’area di crisi industriale complessa e delle aree di localizzazione delle aziende dell’indotto; all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali; al reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro.
Uno dei punti critici (o criticati) dai sindacati riguardava la profilazione degli addetti da ricollocare. «Attraverso la collaborazione istituzionale con l’Inps – rispondono Frattura e Veneziale sul punto – abbiamo chiuso la procedura per tutti gli addetti e stanziato risorse importanti per quanto riguarda le politiche attive del lavoro prevedendo l’accompagnamento anche alla ricollocazione o all’autoimpiego o addirittura allo scivolo per le persone che ne hanno i requisiti.
Il censimento di tutti i lavoratori è stato una procedura complessa che ha richiesto tempo, l’abbiamo assolta come tutti gli altri impegni assunti e completati».
Quanto alle risorse, questo il quadro definito il 20 aprile di concerto con il ministero dello Sviluppo: dal governo nazionale una prima tranche di 15 milioni di euro a valere sulla legge 181 per i progetti di investimento che superano 1,5 milioni di euro. E lo stanziamento, ricordano il presidente e l’assessore, «potrebbe aumentare in funzione della quantità ma soprattutto della qualità dei progetti che saranno presentati».
Per i progetti al di sotto di 1,5 milioni di euro, la Regione ha stanziato 21 milioni (Por 2014-2020). Infine, 10 milioni sono stati appostati per le politiche attive del lavoro.
Al di fuori di queste somme, «le risorse per il contratto di sviluppo che costruiremo con il gruppo Amadori per rilanciare al filiera avicola molisana» e «dal Patto per il Molise 15 milioni di euro per il miglioramento delle zone industriali, a logistica e svincoli o a situazioni particolari delle aree industriali e delle zone Pip e altri 15 milioni varranno come bonus fiscali e contributi alle imprese».
La ‘minaccia’ di azioni eclatanti da parte di Cgil, Cisl e Uil ha provocato la reazione e svelato che il percorso è ormai alle battute finali prima dei bandi. La giunta, spiega Veneziale, aveva aspettato a «dare comunicazione» di tutto perché «ci sembrava «più giusto e coerente ragionare su atti concreti».
Fino a venerdì c’è ancora qualche giorno per calmare le acque.
«L’importante – chiosa l’assessore – è che ci sia lo spirito di collaborazione giusto. Nel Prri noi abbiamo recepito tutte le indicazioni arrivate dal tavolo di partenariato».

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