Area di crisi complessa, ripartenza della filiera avicola, accesso all’anticipo pensionistico (Ape).
Di questo si è discusso ieri pomeriggio nella sede della Cisl a Campobasso. Al confronto con gli iscritti, fra cui una nutrita delegazione di lavoratori Gam, fra gli altri il segretario Giovanni Notaro e l’assessore regionale allo Sviluppo Carlo Veneziale.
L’esigenza, è emerso, è quella di accelerare per le misure di politiche attive del lavoro che saranno messe in campo a sostegno e in attesa della ripresa produttiva in particolare nel distretto Campochiaro-Bojano. Veneziale ha ribadito che il criterio premiante dei bandi per la concessione di agevolazioni alle imprese sarà quello del massimo riassorbimento occupazionale nell’ambito della platea dei profilati (gli addetti che hanno perso il posto di lavoro nel territorio dell’area di crisi). Per fine mese è prevista la pubblicazione dei bandi per tirocini formativi e auto imprenditorialità, i primi quattro finanziati coi fondi del Por Molise 2016-2020.
In particolare fra le maestranze della ex Gam, però, c’è ancora molta preoccupazione sul futuro. A inizio novembre scade la cassa integrazione straordinaria, per un’ulteriore proroga serve un provvedimento del governo che dia un’interpretazione più ampia alla portata del Milleproroghe.
Stamattina, intanto, a Bojano è in programma il confronto tra Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil e il gruppo Amadori, divenuto proprietario di incubatoio, centri allevamento e macello. E martedì l’azienda di Cesena ha convocato, sempre a Monteverde, gli operai che lavoravano nell’impianto di incubazione delle uova che è chiuso da gennaio e riaprirà i battenti dopo la ristrutturazione.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.