Lo aspettavano a Termoli, per la premiazione della tappa del Giro d’Italia. Donato Toma è rimasto in giunta regionale, scosso da un episodio che non ha precedenti.
Nel gazebo allestito in pieno centro a Campobasso – a due passi dal Municipio – da Osteria Ventotto, il governatore del Molise sta pranzando con il capo della sua segreteria politica. Passano due ragazzi, poco più che ventenni. Pantaloncini corti, l’outfit dell’estate che arriva e della spensieratezza dell’età. Invece loro non sono spensierati, sono agitati e cominciano a urlare insulti all’indirizzo di Toma. Il presidente mantiene la calma, non risponde e resta al suo posto. Gli altri commensali e Maurizio Tiberio che è insieme a lui ritengono opportuno chiamare le forze dell’ordine. Forse i due provano a dileguarsi, Tiberio li raggiunge per fermarli. È un attimo, uno dei due, un 23enne, gli assesta una testata. Al loro arrivo, gli agenti del 113 lo trovano pieno di sangue sul volto. I ragazzi ancora agitati insistono: Toma, dicono, è un personaggio pubblico e gli si può dire qualunque cosa.
«Ripetevano ingiurie che leggo sui social. Quello che è avvenuto è vergognoso e frutto del clima di odio che sta raggiungendo livelli inaccettabili», il commento del presidente della Regione un’ora dopo i fatti. «Ho appena chiamato il sindaco di Termoli per dirgli che non andrò alla premiazione del Giro d’Italia, non me la sento. Voglio solo riuscire a sentire Maurizio (Tiberio, ndr). Da quando è andato in ospedale ancora non riesco a parlarci per sapere come sta».
Al Cardarelli, il segretario del governatore è stato medicato in pronto soccorso per la rottura del setto nasale. Più del dolore e delle conseguenze nel fisico, gli ha fatto male il gesto in sé
I due giovani sono stati portati in Questura dalla Volante e identificati . A loro carico non risultano precedenti. Si tratta d due universitari della provincia di Campobasso. Sull’episidio che vede coinvolta la più alta carica istituzionale del Molise indaga comunque la Digos.
Toma presenterà una sua denuncia, che ricostruirà l’accaduto evidenziando elementi che alle forze deal’ordine potranno essere utili a inquadrare al meglio l’episodio: folle momento di violenza di due giovanissimi o gesto meno spontaneo e più direttamente collegato a motivazioni in senso lato politiche?
In serata sul profilo Facebook della Regione un video del governatore in cui prevale l’appello «principalmente alla politica: abbassiamo i toni». L’episodio per Toma è frutto di un’escalation che parte da «una verbosità violenta che poi si trasforma in brutte azioni». Capisco, ha proseguito Toma, che «15 mesi di Covid sono duri ma non dobbiamo aprire la via agli spargitori d’odio. Noi facciamo parte del Molise perbene, che si alza presto perché deve far fruttare la giornata, che è stato d’esempio in questa pandemia. Per questo, ripeto, abbassiamo i toni».
r.i.

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