Insulti e violenza in pieno giorno, nel cuore della città capoluogo. «A Campobasso non c’è posto per gesti e parole di odio e per chi ne fa uso. Lo voglio ricordare a nome di tutti i campobassani, perché l’atto di violenza fisica e verbale che ha visto coinvolti come vittime, il presidente della Regione Toma e il suo consigliere Tiberio, non appartiene alla dimensione morale e culturale della nostra città», è la netta presa di posizione del sindaco Roberto Gravina.
«Siamo di fronte ad atteggiamenti, gesti e parole che vanno condannati nella loro forma e nella loro sostanza, sempre e comunque. A nome mio personale e dell’amministrazione comunale tutta, esprimo solidarietà al presidente e al suo consigliere, restando profondamente dispiaciuto – conclude – per l’attacco che hanno dovuto subire».