Oltre alle due mozioni a firma dei consiglieri dem Facciolla e Fanelli sul ripristino della postazione 118 a Campomarino lido e alle problematiche di Rio Vivo, il Consiglio regionale ieri ha approvato anche un atto di indirizzo proposto dall’assessore Pallante. In particolare, il documento impegna il presidente della Regione ad adoperarsi per ottenere la dislocazione in pianta stabile di una compagnia del Genio Militare sul territorio regionale per garantire la presenza di un’unità operativa militare in caso di eventi di pubblica calamità, con particolare riguardo ad eventi sismici (le due brigate più vicine sono in Puglia e Campania).
Ma la seduta non si è esaurita con il dibattito su questi tre atti. Serrato il confronto sulla Molise Dati, per esempio, sulla scorta della mozione presentata dall’ex governatore Iorio che puntava, fra le altre cose, a cambiare l’indirizzo della Regione sull’affidamento esterno del cloud.
L’atto non è stato approvato. Il presidente Toma ha ripercorso nel suo intervento le decisioni delle giunte precedenti sul rapporto, i compiti e gli emolumenti della governance della società in house.
Momenti di tensione, poi, quando le opposizioni hanno chiesto l’iscrizione e la discussione dell’interpellanza di cui è primo firmatario il capogruppo Andrea Greco sull’episodio di venerdì scorso che ha coinvolto il governatore e il suo segretario Maurizio Tiberio intervenuto per fermare due ragazzi che avevano insultato Toma in via de Attellis e medicato al pronto soccorso dopo un colpo sul volto. A Fanelli e Greco che sostenevano la necessità di sapere come sono andate le cose, elemento rilevante per via delle persone coinvolte e quindi della rappresentanza della Regione, Toma ha risposto che sono in corso gli accertamenti degli inquirenti e della magistratura: «Chiedere a me di spiegare è intromettersi nelle indagini in corso».
La richiesta di discussione è stata respinta con 11 no e 9 sì.