Il provvedimento cautelare nei suoi confronti fu emesso mentre era in carica: assessore regionale alle Attività produttive, l’accusa della procura di Isernia nei confronti di Massimiliano Scarabeo era di truffa e frode all’ente che in quel momento rappresentava. Sei anni dopo i domiciliari disposti dal gip pentro, e dopo la sospensione dal mandato in esecuzione della legge Severino, l’esponente venafrano oggi in Fratelli d’Italia (nel 2015 era nel Pd) è stato assolto per non aver commesso il fatto.
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