Un centro unito è più forte. Ecco perché si muovono insieme i partiti dell’area moderata alla ricerca di nuove alleanze. E la parola d’ordine di Adc, Udc e Udeur è ancora discontinuità. Anche ieri i responsabili dei tre partiti si sono visti e hanno rinnovato l’intenzione di raccogliere la forte richiesta di cambiamento che viene dalla gente comune e dal mondo economico e produttivo. La posizione di Riccardo Tamburro, Teresio Di Pietro e Vincenzo Niro sembra ormai decisa: l’esperienza del governo Iorio rappresenta ormai il passato. Tant’è che ieri pomeriggio hanno disertato l’incontro di maggioranza. Iorio approfittando del bilancio avrebbe voluto chiarire e forse rinsaldare l’alleanza.

Ma per i moderati il futuro sono altre “alleanze, altri “uomini ed energie capaci di interpretare al meglio una proposta elettorale che – dicono i tre centristi – rompendo vecchi schemi troppo rigidi per la delicatezza del momento economico che stiamo vivendo, e nell’ottica di larghe intese, possa ambire a governare la regione per i prossimi cinque anni garantendo buona amministrazione, pluralità, partecipazione e democrazia”.

Nel solco della discontinuità s’inserisce anche il segretario provinciale dell’Udc Costanzo Pinti che lancia l’assessore Luigi Velardi come candidato presidente. E spinge il suo segretario regionale a un ruolo più di primo piano. “Riteniamo di proporre l’ assessore Luigi Velardi al vertice – dice Pinto – perché figura onesta e più rappresentativa del nostro partito. Uomo sobrio e moderato di lunga esperienza amministrativa e politica che ha dato tanto al nostro partito evitando, insieme a pochi altri il tracollo dell’Udc dopo il tragico esodo di qualche anno fa. Conoscendo però la sua dignitosa ritrosia, invitiamo Gino ad un supplemento di coraggio, di responsabilità verso un Molise che deve ritrovare i necessari equilibri e la fiducia per difendere la sua stessa identità regionale messa in discussione, tra l’altro da qualche illustre molisano”.

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