Nell’offerta sanitaria non cambia nulla: il direttore della Fondazione Policlinico universitario Gemelli assicura che, anche dopo la cessione del 90% delle azioni del Gemelli Molise al fondo elvetico “Responsible Capital A.G.” di Stefano Petracca, la struttura di contrada Tappino continuerà ad erogare servizi clinici di alta qualità pure con la presenza «dei medici del Policlinico Gemelli e dei docenti dell’Università Cattolica».
Una iniezione di fiducia che arriva dopo settimane di silenzi, cose dette e non dette, indiscrezioni e anche qualche informazione fuorviante.
Marco Elefanti, dg della Fondazione che detiene il 100% delle azioni del Gemelli Molise e che se la negoziazione in via esclusiva con Petracca dovesse andare a buon fine ne cederà il 90%, parla pure del monito di Papa Francesco e rassicura l’arcivescovo di Campobasso, che sulla vendita delle quote si è detto «amareggiato».
Se gli enti locali non dovessero ripensare alle scelte che negli anni hanno portato alla diminuzione dei posti letto e dei budget di spesa, Elefanti afferma che la presenza del Gemelli in Molise non è dovuta ad una opzione politica ma al «forte convincimento della vocazione clinica e didattica del Gemelli». Quindi, la permanenza a Campobasso non è in discussione.
Novità anche sul management che si insedierà dopo il perfezionamento della cessione.
Il governatore Toma, al termine della call conference tenuta con il Cda della Fondazione Policlinico Gemelli il 7 luglio scorso, ha riferito dell’intenzione di vendita del pacchetto azionario. La decisione di restare nel capitale con il 10% e continuare a «promuovere e coordinare le attività cliniche» da cosa è scaturita?
«Garantire l’alta qualità del servizio clinico era una delle priorità fin dall’inizio, inclusa già nell’invito ad offrire. In questo ambito la continuità della gestione sanitaria è coerente con la natura finanziaria e non industriale dell’offerente».
Ha influito il monito del Santo Padre?
«Il monito del Santo Padre e la sua vicinanza alla “grande famiglia del Gemelli” ci motiva a continuare nel perseguimento della cura integrale e attenta della persona, che è da sempre al centro della missione. Siamo certi che l’impegno che continueremo a profondere nella promozione delle attività cliniche e di ricerca del Centro è già una risposta alle “preoccupazioni di natura sociale, culturale e pastorale” espresse dall’episcopato molisano».
Il nuovo management sarà in capo a “Responsible Capital A.G.” o sarà emanazione della Fondazione Policlinico Gemelli?
«Dopo che la negoziazione in esclusiva attualmente in corso sarà pervenuta ad un contratto e questo sarà stato regolarmente perfezionato, il nuovo socio di ampia maggioranza avrà modo di dar corso alle prerogative e alle responsabilità che gli competono, ivi comprese quelle relative alla scelta del management».
L’operazione di cessione del 90% delle azioni di Gemelli Molise Spa appare come un ultimo tentativo prima di lasciare definitivamente il Molise. Vi aspettate che la struttura commissariale prenda atto e riveda i budget di spesa?
«Come abbiamo già affermato tutta questa operazione nasce e si inquadra in un contesto in cui le scelte operate dai Ministeri affiancanti e dagli enti locali sono risultate, nel corso del tempo, non compatibili con l’attuazione del progetto iniziale e con la realizzazione delle condizioni di sostenibilità definite dai piani industriali. Sarebbe opportuno che questo quadro cambiasse a breve per il territorio e per quanti lavorano dentro l’ospedale».
Se le condizioni non dovessero mutare – e non è da escludere visto il regime di commissariamento e il disavanzo nei conti regionali della sanità – potrebbe cambiare di nuovo la posizione del Gemelli rispetto alla permanenza in Molise?
«Non credo. La scelta di rimanere coinvolti, seppure a diverso titolo e con diversa responsabilità, nella gestione delle attività cliniche e di ricerca corrisponde ad un forte convincimento della vocazione clinica e didattica del Gemelli, che prescinde dalle dinamiche politiche».
Prestazioni di alta specialità e livelli occupazionali: come saranno concretamente garantiti dopo la cessione delle azioni?
«Il primo aspetto sarà garantito dalla continuità della presenza clinica dei medici del Policlinico Gemelli, sovente anche dei docenti dell’Università Cattolica. Quanto ai livelli occupazionali essi potranno essere non solo difesi, ma anche nel tempo sviluppati nella misura in cui il nuovo investitore ottenga la necessaria attenzione e considerazione dal territorio e segnatamente dagli enti locali e dai Ministeri che da anni ne affiancano l’operatività nell’amministrazione della Salute e della Ricerca».
Luca Colella