I montiani presentano una sola lista sulla scheda elettorale che avrà il nome del premier come riferimento diretto e cioè il movimento di Montezemolo e soci, ‘Verso la Terza Repubblica’. Udc e Fli alla Camera correranno con il loro simbolo. Al Senato, invece, la lista sarà unica. In chiave molisana significa che Michele Scasserra dovrà combattere di più. Resta in piedi la richiesta avanzata dal capo dell’Unione di centro molisana Teresio Di Pietro di formare un unico raggruppamento nel nome di Monti pure alla Camera. Verso Palazzo Madama è proiettato invece Franco Giorgio Marinelli, che sarebbe candidato nella lista unica Udc-Fli-Montezemolo. Donadi e Tabacci dichiarano che il loro obiettivo – con il ‘Centro democratico’ – è stare in campo affianco al Pd di Bersani, non per ridurne la vittoria. È legato a questa significativa differenza con i montiani la scelta di Giuseppe Astore in Molise. Il senatore uscente ha seguito la nascita del movimento e le sue evoluzioni. Dentro il Pdl la partita è apertissima. Perché se da Roma l’indicazione è quella di una corsia preferenziale per gli uscenti, De Camillis e Di Giacomo, che stavolta avrebbero il posto da capolista opzionato, dall’altra la Lista del Sud, alleata ma anche concorrente (come Fli e Udc per Montezemolo alla Camera), si propone come un’idea interessante per chi ha intenzione di giocarsi la partita. Gianfranco Vitagliano l’ambizione l’ha messa sul tavolo da tempo. Ora su quel tavolo – beninteso è quello del suo partito – ha messo il carico da 11: 5mila firme a sostegno di Vitagliano ‘testa di serie’. Capolista o nulla, perché più di un seggio il Pdl del 2012 nel Molise non può realisticamente sperare. Filoteo Di Sandro la vede come una partita a scacchi e le sue mosse le ha fatte. L’aspirazione è un posto da capolista per il Parlamento. Tornando a sinistra in omaggio alla par condicio, anche Sel è chiamata a decidere i suoi uomini per la sfida alla conquista dei palazzi romani. Di sicuro c’è che Nichi Vendola sarà capolista per la Camera. Dietro di lui, secondo le indiscrezioni una giovane donna, potrebbe essere Antonella Mainelli. Qualcuno aveva pensato anche a Laura Vincelli, coordinatrice del circolo di Campobasso. Per Palazzo Madama capolista dovrebbe essere il sindaco di Montefalcone Gigino D’Angelo. In lista anche un’altra donna, stavolta di Isernia. E l’identikit porta alla responsabile della campagna di Vendola alle primarie per il premier del centrosinistra Bice Antonelli. Il capo dei vendoliani molisani Candido Paglione, invece, non sarebbe della partita per le politiche. Certo, però, c’è una sua opzione per le regionali, in cui – è voce di popolo – tra le fila di Sel scenderebbe in campo pure Nico Ioffredi. L’Idv ha aderito alla piattaforma del giudice Ingroia ‘Rivoluzione civile’. L’assemblea di ‘Cambiare #si può’ ha nominato una commissione di quattro ‘compagni’ che ha l’incarico di incontrare i dipietristi e i comunisti italiani per concordare un’assemblea che deciderà sulle candidature. Un dato certo c’è: il pm della trattativa Stato-mafia sarà capolista in molte regioni. Ma in Piemonte, per esempio, sarà Ferrero. E in Molise dovrebbe essere Di Pietro. Dunque alle politiche il gabbiano sulla scheda non ci sarà. Tornerà alle regionali di Lombardia e Molise.

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