Incassa il sostegno di Silvio Berlusconi, un incoraggiamento che diventa mediaticamente spendibile nel giorno in cui l’ex premier impazza sulla stampa nazionale e porta a casa l’accordo con la Lega. Michele Iorio risponde al telefono poco prima delle 18.30, sta andando proprio a Roma. Vedrà di nuovo il Cavaliere all’Ufficio di presidenza del Pdl che stabilirà i criteri per le candidature al Parlamento e alla guida delle Regioni. Infatti da Roma arriverà l’ufficialità della riproposizione di Iorio. “Qualcuno dice che è la mia quarta candidatura mentre io invece la vedo come la prosecuzione di un percorso che si è interrotto ingiustamente perché i molisani avevano scelto me”, così Iorio durante il viaggio verso l’imprimatur definitivo. Berlusconi paragona questa situazione – l’annullamento delle elezioni del 2011 per vizi formali – agli episodi in cui l’intervento della magistratura ha condizionato la politica. E lo fa per argomentare che Iorio ha il dovere di ricandidarsi. “È questa la volontà del Pdl”, ripete Iorio, chiaramente più forte nei confronti degli alleati locali. Almeno sulla carta. Così torna all’attacco dei moderati, dell’Udc in particolare. “Io non ho mai ascoltato veti veri e propri nei miei confronti, se non qualche nota critica anche scritta- ragiona-. Quanto poi all’Udc comprendo la posizione di autonomia assunta a livello nazionale, ma alle elezioni regionali e con questo sistema elettorale andare da soli significherebbe partecipare per fare testimonianza. Per questi motivi io non vedo perché rispetto all’anno scorso non possano scegliere me. Velardi, peraltro, ha lavorato e continua a lavorare con me in Giunta sulla base di una reciproca fiducia”. Non lascia nulla al caso, Iorio. Va in pressing sui moderati e parte dagli uomini di Casini. Oggi pomeriggio sarà in Consiglio regionale per il Bilancio, poi “tireremo le somme”, dice confermando l’intenzione di convocare partiti ed eletti della maggioranza per il rush finale verso le regionali. Riuscirà a recuperare l’Udeur e l’Adc (posto che l’Udc ha una posizione peculiare)? Se la gioca e certo nella giornata di ieri ha incassato una serie di punti. Il Pdl è chiaramente preso anche dalle candidature per il Parlamento. In pole position gli uscenti Sabrina De Camillis e Ulisse Di Giacomo, provano a scalzarli Vitagliano e Di Giacomo. Nelle ultime ore si è materializzato il fantasma dei capilista calati dall’alto, come è avvenuto in passato. E si è parlato anche di una discesa in campo dello stesso Berlusconi in tutte le regioni come testa di serie al Senato. Se fosse così, non è detto che pure stavolta però sceglierà il Molise. Intanto i montiani vanno avanti. L’assessore Michele Scasserra sta organizzandosi per correre alla Camera. Lascerà la Giunta Iorio, ha già messo nero su bianco i motivi, deve solo formalizzarla. Al telefono risponde che “la notizia non è destituita di fondamento”. E comunque è meditata, la ritiene la naturale conseguenza della scelta che ha fatto. “Persona da noi sostenuta e pienamente condivisa per tale investitura”, ha detto di lui ieri l’Udc, che ha smentito categoricamente invece lo scippo della candidatura di Marinelli al Senato da parte del rettore Cannata. Era circolata nel chiacchiericcio, ma è destituita di fondamento, ha fatto la voce grossa il coordinamento regionale dei centristi. Tant’è che Cannata ragiona per Palazzo Madama ma lo fa con il raggruppamento di Massimo Romano.

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