Questa sarà una giornata difficile per il Pd. Alle 18.30 al Rinascimento l’assemblea regionale, allargata alla direzione, alle federazioni e ai circoli, per discutere la proposta del partito per le regionali del 24 e 25 febbraio. Il segretario Danilo Leva farà il nome di Paolo Frattura. L’incognita è sul livello di discussione, se ci sarà o meno chi prenderà la parola per sottolineare che le conseguenze – a questa decisione presa la notte di domenica – ci sono state eccome. I bookmaker scommettono su una ratifica. Ma per saperlo bisogna aspettare, perché tutto può accadere. Ieri, invece, la direzione nazionale ha dato il via libera alle candidature per il Parlamento. “La presenza femminile è intorno al 40%. Una rivoluzione civile”, sintetizza il leader Bersani. “Su 35 capilista, 18 sono donne”, aggiunge Enrico Letta. Il Molise non è stato interessato dalla colonizzazione di nomi imposti da Roma. Alla Camera: Danilo Leva, Laura Venittelli e Luca Iosue. Al Senato: Roberto Ruta e Maria Antonietta Conti. A ben vedere, è il Pd molisano ad espandersi perché Micaela Fanelli è candidata al Senato in Calabria, quarta nella lista. E nel 2008, quando vinse il centrodestra, lì i democratici elessero proprio quattro senatori. Stavolta la quota sale. E l’approdo a Palazzo Madama della capogruppo del centrosinistra in Provincia a Campobasso viene data per quasi sicura.

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