Il 22 gennaio il Consiglio di Stato deciderà sulla richiesta di sospensiva della sentenza pronunciata sempre da Palazzo Spada a ottobre, quella che ha annullato le elezioni regionali del 2011. L’udienza è stata fissata dopo la notifica e il deposito del ricorso per revocazione presentato dall’avvocato Vincenzo Colalillo per gli assessori Fusco Perrella, Chieffo e Velardi e dai consiglieri Udc Izzi e Sabusco. Basta figurarsi la possibilità: se i magistrati bloccano gli effetti del verdetto di scioglimento dell’Assemblea regionale cosa ne sarà dei comizi elettorali già indetti per il 24 e 25 febbraio? Uno scenario da brivido. Ma il quadro delle regionali si ingarbuglia e non poco. Anche dal punto di vista elettorale. Il giorno dopo lo stallo nella trattativa fra Pd, Udc e Romano i centristi tengono banco. Gli uomini di Casini riaprono i giochi, a 360 gradi, sottolinea il segretario Teresio Di Pietro. Spiega innanzitutto che il discorso con i progressisti di Bersani è iniziato in estate quando fu Francesco Totaro a uscire allo s c o p e r t o proponendo un’alleanza ampia e mai sperimentata. Poi c’è stata la vittoria del ricorso da parte del centrosinistra e la necessità di tornare al voto. C’è stata, in mezzo, l’affermazione del modello Sicilia. “Nessun incontro carbonaro, io sono stato invitato e ho partecipato ad un tavolo di discussione con i vertici del Pd. E lì ho posto una questione preliminare, se io vado ad pranzo voglio scegliere cosa mangiare. No a coalizioni di cui si conosce già il capo”, racconta Di Pietro. L’assessore Velardi pure è stato chiaro e sul punto anche ieri si è mostrato irremovibile: “Di Frattura siamo stati concorrenti un anno fa, come spiegare che lui ora è il nostro leader?”. La versione dell’Udc è che i democratici invece sono fermi sul nome di Frattura. “Un muro inspiegabile”, riflette Di Pietro. Non chiude le porte, certo, però precisa: “La cornice del disegno dobbiamo allargarla”. Forte dell’investitura di Berlusconi, Iorio è tornato in pressing sui moderati ieri. “Negli ultimi due o tre mesi con Iorio e il suo partito non abbiamo avuto alcuna interlocuzione, mai un invito dal Pdl a discutere le nostre argomentazioni. Nessun dialogo, insomma. Solo i monologhi del presidente Iorio”. Ma se Iorio vi chiamasse per parlare? “C’è da dire che il segretario nazionale Cesa ha messo dei paletti importanti. Però mai dire mai…”. Adc e Udeur invece chiudono le porte a Iorio e Berlusconi. Almeno per ora. In sequenza le bordate di Mario Pietracupa, vicesegretario nazionale del partito di Pionati, e di Vincenzo Niro, coordinatore dei mastelliani. “Questa mi pare una partita a tennis. Noi chiediamo al Pdl cose precise e garanzie in termini di condivisione e concertazione. Da loro ci arriva una dichiarazione di Berlusconi – e peraltro, conoscendo la volubilità dell’ex premier domani potrebbe essere diversa – che dice che il candidato è Iorio. Penso sia una violenza, un’offesa a chi è seduto intorno ad un tavolo da due mesi per cercare una soluzione che aggreghi tutti. Questa è una soluzione verticistica che ci imbarazza non poco. Riflettiamo – conclude Pietracupa – e trarremo le opportune conseguenze”. Vincenzo Niro è rimasto esterrefatto dalle dichiarazioni del Cavaliere. “Mi auguro che domattina non cambi strategia, magari per esempio si candida di nuovo in Molise come cinque anni fa e poi non lo abbiamo mai visto – attacca -. Io dico e ribadisco una cosa: noi moderati, in sei rappresentanti di partiti e movimenti, abbiamo analizzato i segnali che ci giungono dalla società molisana. E la richiesta è, senza dubbio, di cambiamento, questa è la voce del popolo e abbiamo il dovere di prenderne atto. Iorio ritiene di riproporsi? Se il suo nome fa sintesi va bene. Ci saremmo aspettati un confronto sulle cose da fare. Per quanto ci riguarda noi andiamo avanti”. Giornata di lotta, quella di ieri, su tutti i fronti. Uno di quei giorni di cui non ti puoi fidare. Perché tutto può essere il contrario di quel che appare.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.