Fatece largo che passamo noi, li giovanotti de ‘sta Roma bella…
In questi giorni ho pensato molto a La società de’ li magnaccioni con particolare riferimento al centrosinistra molisano e, in particolare, all’indicazione del leader della coalizione che dovrà (ahimè) governare – se gli elettori molisani lo vorranno – la Regione per i prossimi cinque anni.
Non me ne vogliano i diretti interessati, ma ho la sensazione che Ruta e Leva (li giovanotti de ‘sta Roma bella) hanno sostanzialmente pensato a blindare la propria candidatura in seno al Parlamento fregandosene altamente delle sorti della Regione. E – se ne hanno gli elementi – provino a smentirmi.
Hanno lasciato solo e in pena Paolo Di Laura Frattura già dal giorno in cui il Tar Molise – era il 17 maggio scorso – ha annullato le elezioni regionali. Nella sede del tribunale c’erano i cittadini elettori che avevano presentato il ricorso, qualche curioso e un paio di consiglieri regionali. E lui, Frattura, solo come un cane.
È successo lo stesso quando si è pronunciato il Consiglio di Stato.
Nei giorni successivi nemmeno a parlarne. Guai a fare il nome di Frattura. E intanto il centrosinistra si lacerava di ora in ora, con Massimo Romano che prendeva il largo seguendo la sua rotta, l’Udc che fissava i paletti e Italo di Sabato che svoltava a sinistra.
All’improvviso, poi, ecco che i due baldi giovani (uno eterno, l’altro in fase di sviluppo), hanno tirato fuori dal cappello magico la novità del secolo: “Frattura è il candidato giusto; è l’uomo che fa per noi”; e, udite, udite: “Ha vinto le Primarie un anno fa e il Pd mantiene gli impegni con il popolo”. E già, gli impegni con il popolo.
A me sembra che il popolo di centrosinistra tutto vuole tranne perdere di nuovo le elezioni. Ma questo probabilmente Ruta (che di sconfitte è molto esperto) e Leva non lo sanno o fanno finta di non saperlo. Basta un bimbo di 6 anni e un pallottoliere per capire che se la sinistra candida Frattura, De Lellis e Romano e il centrodestra candida Iorio e il grillino (è scientificamente provato che Beppe Grillo sottrae voti al centrosinistra); se Frattura rompe e non unisce; se Frattura non consente l’accordo con i centristi; se Frattura è lo stesso che qualche anno fa si candidava con Iorio, il governatore eterno sarà ancora governatore.
E Ruta e Leva se la spassano già sulla strada che porta a Roma, fischiettando Fatece largo che passamo noi, li giovanotti de ‘sta Roma bella… E il centrodestra brinda e ringrazia! (lettera firmata)