Presentavano liste alle comunali in piccoli centri, quattro in Molise alle amministrative del 2020, dove se il gioco riusciva ci sarebbe scappata pure l’elezione di qualche rappresentante. Ma poi l’eletto, chiamato a ricoprire la carica, si dimetteva. E scopriva di essere stato candidato a sua insaputa.
Questo gioco al segretario del movimento L’altra Italia, il pugliese Mino Cartelli, è costato l’arresto.
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