Toma va avanti. La mozione non ha scalfito le sue intenzioni sul piano sanitario. Non è presunzione – spiega – come qualcuno vorrebbe far credere. «È che non ci sono ampi margini di manovra. Nel decreto con cui il governo mi ha nominato commissario della sanità è scritto che dovevo approvare il Piano operativo 2019-2021. Non lo dovevo redigere, ma approvare. Chi può decidere modifiche, e potrebbe decidere anche di rispedirlo al mittente, è il governo, che dovrà esprimersi entro il 4 ottobre. La Sanità in Molise è commissariata, il Consiglio regionale non ha competenza in materia».
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