Rita Colaci, assessore in Provincia con Rosario De Matteis, ha accettato la candidatura al Senato nella circoscrizione Molise; davanti a lei c’è l’uscente Ulisse Di Giacomo. A bocce ferme – e con la premessa che comunque al comitato che vedrà Berlusconi, Matteoli, Alfano, Letta e Verdini proferire l’ultima parola sulla composizione delle liste tutto può ancora accadere – al momento il coordinatore molisano del Pdl è ricandidato. E dunque l’ha spuntata sulla richiesta di Filoteo Di Sandro che l’ha insidiato non poco negli ambienti di via dell’Umiltà. Avrebbe perso la battaglia, l’assessore alla Sanità. “Potrebbe anche essere… aspettiamo”, risponde Di Sandro – e il tono chiarisce meglio di qualunque altra dichiarazione – prima di un incontro con i suoi “amici più stretti”. Ieri sera ha radunato il gruppo di chi lo ha appoggiato nella sua richiesta al Pdl di andare in Parlamento. Al Senato e capolista, il secondo posto non lo accetterebbe, conferma. Perché significherebbe restare a casa, sia chiaro. “Decideremo insieme cosa fare…”, rinvia la sintesi ad oggi. Resta in campo per le politiche il suo nome, su questo non c’è dubbio. E prima che il no del partito di Berlusconi diventi ufficiale, lui lavora alle prossime mosse. “Qualcuno mi suggerisce di non aspettare”, è ancora più chiaro. E allora con chi potrebbe candidarsi, azzarda il cronista. C’è l’opzione Fratelli d’Italia, la destra alleata del Pdl. “Non nascondo che il mio cuore batte verso quella situazione, ma queste sono cose che vanno meditate e discusse”, chiude l ’ a rgomento. Alla Camera per il Pdl la conferma è quasi certa – il quasi lei lo mette per educazione e scaramanzia – per Sabrina De Camillis. Capolista, in tutte le regioni, potrebbe essere Angelino Alfano. Ieri poi è circolata l’ipotesi di Berlusconi. “Ne sarei contenta, avere capolista un leader nazionale in un momento del genere e in una competizione difficilissima mi aiuterebbe”, ha commentato la parlamentare di Larino. Il Cav, invece, più verosimilmente – lo conferma anche Di Giacomo – scenderà in campo a capo delle liste per il Senato in tre regioni (il massimo consentito dal Porcellum per la Camera Alta), probabilmente Campania, Sicilia e Lombardia. Quelle dove il premio di maggioranza decide le sorti delle coalizioni. L’eurodeputato Aldo Patriciello invece dice la sua in Campania, dove combatte per una posizione eleggibile al Senato. Come Di Sandro anche Gianfranco Vitagliano fa i conti con una situazione definita ma non ufficiale. Ieri mattina ripeteva: sto aspettando la risposta del Pdl, la questione non è chiusa. In realtà da giorni compare fra i candidati alla Camera della Lista del Sud, altri lo danno – anche qui come Di Sandro – vicino a Fratelli d’Italia. Per Palazzo Madama Miccichè punterà su Antonio Chieffo. Infine, il silenzio di questi giorni non ha fatto tramontare l’ipotesi della discesa in campo di Cannata, tanto più che il simbolo di Costruire democrazia è stato presentato e ammesso.