Trecento, forse quattrocento persone hanno assistito all’apertura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia ieri sera a Isernia. A fare gli onori di casa Luisa Iannelli, che ha spiegato la mission del partito in cui rivestono un ruolo prioritario a livello nazionale Crosetto e Meloni. “Saremo il futuro della Nazione – ha spiegato alla platea che ha sottolineato con fragorosi applausi i suoi interventi – perché vogliamo che l’Europa torni ad essere dei popoli e non delle banche, perché saremo per il centrodestra nazionale quello che è stato il Pdl per la coalizione”. Per dovere d’ospitalità il primo intervento è di Gianfranco Vitagliano, punta di diamante per la Camera di Fratelli d’Italia: “Oggi (ieri, ndr) quando ho visto le liste ho esclamato: “Meno male!” scorgendo nell’elenco ‘tanta panchina’ che scendeva in campo. Quando vedrò Di Giacomo gli dirò che quello che lui chiede è un voto immorale a danno dei molisani. Vi chiediamo un voto – rivolgendosi alla sala – per impedire un nuovo esproprio ai molisani”. Entra in scena Di Sandro, che gioca in casa. La platea è tutta per lui e pende dalle sue labbra: “Sarà una campagna difficile – esordisce – per il crescente sentimento di antipolitica che pervade il Paese. Ad Isernia dobbiamo tornare a lottare casa per casa. Sarà la madre di tutte le battaglie. Col passare degli anni il pdl è stato fagocitato da una sola persona che ha oscurato quelle che erano le necessità del popolo. Ed anche in Molise spesso il centrodestra è stato egemonizzato dal coordinatore regionale con posizioni che abbiamo avuto il coraggio di non condividere”.

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