Sei le liste escluse in provincia di Isernia. Il primo a presentarsi davanti alla commissione è stato Ulisse Di Giacomo. Nel Pdl c’era un problema di autentica sull’accettazione di Crolla e di mancanza di timbri sulle accettazioni di Scampamorte e De Bernardo, accettazioni peraltro regolarmente autenticate, riferiscono i vertici del partito. E se sembrano sanabili le posizioni di Scampamorte e De Bernardo, Crolla potrebbe essere fuori dalla contesa elettorale. Sulla lista di Rialzati Molise c’era un problema sulla data di nascita di un candidato e la commissione non ha ritenuto leggibile la firma del soggetto autenticante. Giuliano Di Pardo, legale di Rialzati Molise, ritiene d’aver superato il problema con la disponibilità dichiarata dal soggetto ad autenticare la firma. In bilico anche l’Udeur, cui la commissione ha contestato la mancata riferibilità dei certificati elettorali ai 36 elenchi allegati. Il coordinatore Niro, però, ha garantito d’aver sanato la posizione del partito. Alla lista Fare Molise è stata contestata l’effettuazione dell’autentica senza specificare la qualifica dell’ufficiale autenticante, qualifica che per l’avvocato Pino Ruta era chiaramente indicata negli allegati e certificata dal timbro dell’ente di appartenenza. La lista dei Comunisti Italiani presentava certificati separati dagli atti. Salvatore Ciocca ha provveduto ad ordinare la documentazione davanti alla commissione. L’ultima lista ad essersi presentata davanti alla commissione è stata quella che fa riferimento a Camillo Colella. In questo caso per 22 firme non era chiara l’indicazione del documento d’identità. L’ingegnere isernino ritiene d’aver superato il problema. Ricapitolando mancano all’appello tre liste per Frattura, una a testa per Iorio, Colella e Romano.

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