La notizia arriva poco dopo le 19 in una giornata lavorativa non proprio ordinaria. Ed è una di quelle che lascia sgomenti: è morto l’onorevole Florindo D’Aimmo. Con lui se ne va un pezzo di storia politica del Molise. Senza dubbio quella più produttiva. Sabato si era spenta anche l’amata moglie, la signora Gilda Di Michele. Ieri mattina familiari e amici l’avevano accompagnata per l’ultimo viaggio. Poche ore dopo anche il cuore dell’ex deputato ha cessato di battere. L’onorevole D’Aimmo si è sentito male nel pomeriggio e non si è più ripreso La notizia della sua morte ha subito fatto il giro della città. In tanti si sono stretti intorno al figlio Antonio, consigliere regionale uscente, e alla sorella. In lutto tutto il mondo politico molisano. I funerali avranno luogo domani mattina alle 11 nella chiesta San Timoteo. L’ultimo saluto ad una grande figura che insieme a Lapenna ha scritto la storia di questa terra. Il 31 gennaio l’onorevole Florindo D’Aimmo aveva compiuto 85 anni. Laureato in Economia e Commercio fu uno dei primi commercialisti della città. Ma la sua passione era la politica. Eletto per la prima volta deputato nel 1983 con la Democrazia Cristiana, fu sottosegretario per il Lavoro e la Previdenza sociale nel primo governo di Giuliano Amato (dal 30 giugno 1992 al 27 aprile 1993) e per il Bilancio e la Programmazione economica in quello di Carlo Azeglio Ciampi (dal 7 maggio 1993 al 9 maggio 1994). In Parlamento ci tornerà per altre tre legislature. Ma la sua storia politica e personale s’identifica anche con quella della Regione, di cui è stato uno dei padri fondatori. Presidente della Giunta dal 1975 al 1982, dopo la diaspora democristiana scelse di stare con il Partito popolare italiano in cui ricoprì l’incarico di segretario regionale fino al 2000. Il suo ultimo impegno pubblico prima di ritirarsi a vita privata.