Dopo Mario Ferocino anche Augusto Bernardi, dirigente della Cisl per anni e funzionario della Regione in pensione, lascia Massimo Romano e il suo movimento Costruire democrazia. “Non voglio essere complice dei una campagna elettorale piena di odio”, scrive nella nota di dimissioni, resa pubblica dopo che la replica del candidato presidente di Vincere per cambiare, gli è sembrata “ingiuriosa”.
Lo scontro fra i due si è aperto sulla questione del reddito minimo di cittadinanza, ma poi è sconfinato su temi più fondanti e generali dell’attività politica.
Questo il testo della prima nota inviata da Bernardi a Romano l’8 febbraio scorso.
Caro Massimo,
mi dimetto, irrevocabilmente, da Costruire Democrazia. Esco in punta di piedi e senza clamori. Ritienilo l’ultimo regalo. Esco perché non posso essere ritenuto complice delle cose che hai detto ieri sera in pizzeria e della proposta, semplicemente oscena, sul reddito di cittadinanza.
Non hai voluto tenere conto di quanto ti ho detto e scritto nel mese di dicembre sul reddito di cittadinanza. Hai voluto fare di testa tua pur sapendo che in materia di lavoro non sono l’ultimo arrivato.
Hai accuratamente evitato il confronto all’interno di Costruire Democrazia, senza comprendere che ti sarebbe stato utile acquisire proposte innovative che ti avrebbero fatto guadagnare voti.
Gli accentratori non mi sono mai piaciuti, da te mi aspettavo un comportamento democratico consono ai tuoi anni.
Esco anche perché non voglio essere complice di una campagna elettorale piena di odio. Ieri sera, invece di parlare di pistole, camorra e tumori sarebbe stato utile illustrare la tua ricetta per il lavoro, la sanità, l’istruzione, l’ambiente, lo sviluppo, il trasporto, il debito pubblico molisano.
Ti sembra normale il tuo discorso fatto di sole denunce passando in rassegna uno per uno solo i candidati del centrosinistra? Ti rendi conto che l’estrema sintesi di quello che hai detto è quella di dipingere Frattura come il capo di una banda di delinquenti? Sei consapevole di aver imputato a Frattura la bancarotta molisana solo perché alcuni partiti e personaggi che sostenevano il Governo Iorio sono oggi transitati nel centrosinistra?
Ma veramente siamo impazziti? Se il Molise versa in condizioni drammatiche è per quello che è stato fatto nel passato, con Iorio in posizione di responsabilità di Governo dal 1990 e cioè da ben 23 anni, mentre Frattura è stato Consigliere di minoranza per un solo anno.
Infine, ti sembra normale che ai tavoli, invece di trovare il programma del candidato Presidente Romano, abbiamo trovato l’articolo sulle pistole e i coltelli?
Che esempio stai dando ai giovani che ti circondano!
Ieri sera mi è piaciuto l’atteggiamento tenuto dalla Musacchio che è rimasta nel suo campo, senza trascendere, con il suo stile da gran Signora e da grande competente in materia di sanità. Anche Michele Coralbo non si è lascato andare. Per una volta cerca di ragionare e riflettere su quello che vai dicendo.
La mia cultura di moderato rigetta l’impostazione della tua campagna elettorale.
Anch’io volevo vincere, ma non a qualunque costo. Certi limiti non possono essere superati. La persona onesta non è sola quella che non ruba, ma anche quella che agisce con onestà intellettuale, che, a mio giudizio, deve precedere ogni altra cosa.
Queste elezioni le potrai anche vincere ma prima o poi la gente ti chiederà conto dei toni che stai usando.
Sono molto deluso e lascio il movimento con tristezza, ricordandoti che ho creduto in te e che alle scorse regionali, nonostante l’età, mi sono anche prestato a fare l’umile rappresentante di lista nel seggio n. 49 di Campobasso dove ho litigato con il Presidente per difendere tre voti, che poi alla fine ti sono stati attribuiti.
Campobasso, 8.2.2013
Augusto Bernardi