Un caso di positività nella maggioranza di centrodestra fa saltare la riunione sulle deleghe. Il consigliere positivo al Covid sta bene, dice il presidente della Regione Donato Toma a Primo Piano Molise, «l’ho sentito, ci ho parlato», ma «meglio non rischiare». Quindi, l’incontro previsto per ieri pomeriggio è stato rinviato.
Una pausa che allunga i tempi e contribuisce così a calmare gli animi. Subito dopo la pubblicazione delle indiscrezioni sulle intenzioni del governatore, infatti, si è scatenato il putiferio. Protezione civile e pari opportunità ad Aida Romagnuolo, come consigliera delegata, Ambiente (ora in mano al sottosegretario Di Baggio) all’assessore Quintino Pallante, una materia sociosanitaria all’esponente di Forza Italia Armandino D’Egidio (che a luglio del 2020 fu delegato alla Protezione civile), all’assessore azzurro Nicola Cavaliere torna la Pesca produttiva e lo Sport va al vicepresidente Vincenzo Cotugno, già titolare di Turismo e Cultura.
Immediata la rivolta di chi da questo quadro perde qualcosa o comunque non guadagna posizioni. Particolarmente tese le reazioni dei Popolari per l’Italia, né all’assessore Niro né al delegato alla digitalizzazione Di Lucente andrebbero altri settori da gestire. Anche il presidente del Consiglio Micone si sarebbe risentito non poco. Sono le consuete voci di corridoio ma la tensione la scorsa settimana era palpabile. Se l’obiettivo del governatore era rafforzare la tenuta della maggioranza in Aula, riportando in squadra la Romagnuolo che ha tenuto finora una posizione spesso di dissenso arrivando anche a votare con le minoranze, si è rischiato l’effetto contrario. Così, Toma ha deciso di posticipare la firma di un decreto che era già scritto e coinvolgere gli eletti nella discussione.
Non è detto quindi che le deleghe saranno rimescolate in questo modo. L’esigenza di alleggerire il carnet di attribuzioni rimasto nelle sue mani, il governatore stesso l’ha dichiarata più volte da quando è assessore alla sanità. Comporre il puzzle però non è semplice. Soprattutto ora che il centrodestra a livello nazionale è a pezzi.

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