Matteo Salvini sceglie Michele Marone come nuovo coordinatore regionale della Lega in Molise. Finisce così un lungo commissariamento, che venne deciso dopo le vicissitudini di carattere politico, elettorale e amministrativo subite dal partito sul territorio, con una rappresentanza eletta in Consiglio regionale azzerata. La Lega è fuori dal perimetro del centrodestra di Palazzo D’Aimmo, specie dopo la revoca di Marone quale assessore regionale esterno, per lasciare spazio a Filomena Calenda e sterilizzare il rischio di una mozione di sfiducia a bersaglio da parte dell’opposizione e dei dissidenti di maggioranza. Sabato sera c’è stata una call conferenza con dirigenti nazionali e locali, presieduta dallo stesso leader Salvini, che ha reso nota l’investitura, supportato dal commissario uscente Jari Colla. Certo, il compito non appare dei più facili, poiché al di là delle contrapposizione molisane, il centrodestra vive un periodo altamente conflittuale a livello nazionale, dopo la rielezione del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Abbiamo incontrato ieri mattina, a Termoli, il neo coordinatore regionale della Lega.
«Non sono solo contento, ma anche onorato di aver ricevuto questo incarico importantissimo, molto delicato e direi anche gravoso. Per questo ringrazio il segretario nazionale Matteo Salvini, il quale ha ritenuto di accordarmi la fiducia unitamente al commissario onorevole Jari Colla, il quale è stato destinato ad un altro collegio e che ringrazio per tutto il lavoro fatto. Ringrazio anche tutti gli iscritti, gli amministratori in carica e i militanti di tutto il Molise, i quali hanno condiviso con il segretario Matteo Salvini, nella call di ieri sera, questa nuova esperienza e questa nuova nomina. Ora mi aspetta un grande lavoro, anzi ci aspetta, che inizieremo subito da lunedì su tutto il territorio regionale. Per me è stato ed è un grandissimo onore aver ricevuto la fiducia di Matteo Salvini. Nel contempo è un onere gravoso del quale sento tutto il peso, ma chiaramente come ogni impegno della mia vita, sia professionale che politica, la prendo con tutta l’attenzione di questo mondo e con tutto l’impegno di questo mondo. Quindi spero di essere all’altezza e spero di far crescere il partito sul territorio. Gli interessi della Lega ricadono e devono essere di tutto il territorio regionale. Come diceva un collega consigliere di maggioranza al comune di Termoli, che sabato sera mi ha telefonato per farmi gli auguri: “Guarda Michele questo è un momento di riscatto politico per Termoli, in quanto erano più di trent’anni che un partito nazionale avesse un segretario molisano di Termoli.” È quindi un motivo di orgoglio per la cittadina adriatica, così come è un motivo di orgoglio per l’amministrazione, per tutti i cittadini termolesi e per la Lega in Molise; perché da Termoli sicuramente si potrà fare un grande lavoro per rilanciare tutto il territorio, a cominciare da Sesto Campano fino ad arrivare ai confini del basso Molise».
Non è un momento semplice per la Lega. A partire dalle ultime amministrative dell’autunno scorso fino alla partita per il Quirinale. Cosa pensa che occorra per rilanciare un partito che era arrivato a toccare il 34% dei consensi?
«Ma io penso che i sondaggi rientrano, o meglio la loro dinamica rientra proprio nella dialettica politica del consenso di ogni popolazione. Però c’è da dire che la Lega è sempre presente sul territorio e vicina ad ascoltare le esigenze dei cittadini. Per cui io credo che dobbiamo tornare ad attirare l’attenzione di tutti quei cittadini che si sono allontanati dalla politica, mettendo in campo delle politiche sul territorio che interessino e vadano incontro alle esigenze dei cittadini».
Nel Molise la situazione politica è particolare, la Lega di fatto è all’opposizione della Giunta Toma e, al momento, non ha elementi di rappresentanza in Consiglio regionale. Come si rapporta lei in questo scenario.
«Guardi, come ha detto lei, la Lega in Consiglio regionale non è presente, non è presente neanche in Giunta. Per cui non essendo presente nell’istituzione regionale a nessun livello istituzionale della Regione, farà politica fuori dall’istituzione regionale. Farà politica in mezzo alla gente, sul territorio, così come ha sempre fatto, e chiaramente avrà un atteggiamento di critica, ovviamente costruttiva come è nostro solito, nei confronti del governo regionale. Questo significa che laddove vengono messe in campo delle politiche che non risolvono le criticità che attanagliano, purtroppo, il Molise, sia sotto il profilo sociale, economico e sotto quello sanitario, ricordiamoci, chiaramente la Lega avrà un atteggiamento critico ma costruttivo; nel senso che porteremo all’attenzione del governo regionale delle proposte per cercare di dare delle soluzioni. Laddove invece ci saranno delle politiche che effettivamente rispondono alle esigenze dei cittadini, chiaramente avremo un atteggiamento adesivo, proprio per raggiungere il risultato ed aiutare a raggiungerlo. Quello che interessa è restituire speranza al futuro dei molisani, per cui bisogna fare il più possibile per mettere a terra delle politiche tali da rilanciare la nostra Regione. Quindi nuove infrastrutture per sfruttare le risorse che arriveranno dal Pnrr e restituire il diritto alla salute, degno del suo nome, a tutti i cittadini molisani».
L’ultima domanda riguarda i rapporti con gli alleati di coalizione di centrodestra. In Molise la posizione partitica di Fratelli d’Italia è simile a quella della Lega.
«Sì, guardi a questo proposito le posso dire che domenica, ben presto, alle 7.03, la prima telefonata di augurio di buon lavoro l’ho ricevuta proprio dal segretario regionale di Fratelli d’Italia, l’ex assessore regionale Filoteo Di Sandro; il quale, peraltro, nell’augurarmi buon lavoro mi ha chiesto subito di incontrarmi per discutere proprio della politica regionale e per le azioni di politica di coalizione da mettere a terra sul territorio. Mi ha anche fatto gli auguri la coordinatrice di Forza Italia, l’onorevole Anna Elsa Tartaglione, anche lei mi ha telefonato ben presto, subito dopo Di Sandro. Quindi a distanza di un quarto d’ora l’uno dall’altra, anche con lei ci siamo ripromessi di incontrarci al più presto. Ora l’obiettivo della segreteria regionale è quella di strutturare subito il partito sul territorio, prevedendo i commissari provinciali, i coordinatori cittadini e creare un ufficio regionale di coordinamento proprio per dare struttura e corpo al partito della Lega di Matteo Salvini nella Regione Molise».
Emanuele Bracone