Un primo incontro, interlocutorio. Ma al momento l’impianto del piano operativo che verrà è quello del Balduzzi: Campobasso ospedale di primo livello, Termoli e Isernia presidi di base e impoveriti dalla carenza di personale che rende inattuabile la previsione, per esempio, dell’emodinamica h24 e perfino h12, come sta già avvenendo al San Timoteo. Tuona, perciò, il sindaco di Termoli Francesco Roberti: «Sono totalmente insoddisfatto, se l’impianto è lo stesso contro cui mi sto battendo non può essere altrimenti».
La riunione del direttivo della conferenza dei sindaci dell’Asrem con il commissario della sanità Toma si è svolta ieri mattina nella sala parlamentino di Palazzo Vitale. All’ordine del giorno, un confronto sul piano sanitario 2022-2024. Insieme a Toma, la dg Salute Lolita Gallo. Con il primo cittadino di Agnone Daniele Saia, presidente della Conferenza dei sindaci, i colleghi Roberrto Gravina (Campobasso), Piero Castrataro (Isernia), Roberti (Termoli) e Ricci (Venafro).
Toma, sintetizzano da Palazzo Vitale, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla situazione attuale e all’approvazione dell’ultimo piano operativo. Stante la validità del dm 70 – rispetto al quale, però, si sta lavorando a livello nazionale per il suo superamento – il governatore ha ribadito l’immodificabilità della rete ospedaliera, ma ha garantito che la stessa sarà potenziata con una serie di interventi, fra cui la messa in sicurezza dell’ospedale di Termoli (12,7 milioni del Pnrr). Riguardo al Caracciolo di Agnone, Toma ha comunicato che si farà ogni sforzo per rafforzarne i servizi. Ha confermato, inoltre, la copertura finanziaria per la costruzione di un nuovo ospedale a Isernia, mentre per quello di Campobasso ha annunciato che sono allo studio le modalità e le procedure per reperire le risorse al di fuori del bilancio regionale, operazione rispetto alla quale il governatore si è detto abbastanza possibilista.
Rispetto al nuovo presidio da realizzare nella sua città, il sindaco Piero Castrataro ha dichiarato al governatore la sua disponibilità e il suo interesse. «Abbiamo individuato anche alcune aree, su cui però dobbiamo effettuare le verifiche del caso perché per esempio servirà assicurare la presenza di una pista di atterraggio per l’elisoccorso. Ma assolutamente il nostro interesse c’è – dichiara Castrataro a Primo Piano – e presto risponderò anche formalmente al presidente».
Gravina, dal canto suo, ha ribadito la necessità di un servizio di elisoccorso e allo stato dei fatti, «nonostante le rassicurazioni del presidente, non sono apparse convincenti le risposte in tal senso, come anche rispetto Cardarelli riguardo agli interventi richiesti». Attraverso il presidente della Conferenza Saia, Gravina ha comunque fatto avere a Toma le proposte della consulta sociosanitaria del capoluogo.

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