Una società in house a cui affidare la gestione unica del trasporto pubblico locale. La propone il consigliere regionale 5s Angelo Primiani che accusa la giunta Toma di «incapacità» a «trovare soluzioni».
Primiani ricorda l’impegno del Movimento in questi anni. Abbiamo, riassume, «presentato atti, abbiamo portato il tema in Consiglio regionale più volte e, come tutti i molisani, siamo stati costretti ad assistere al cambio di vari assessori ai Trasporti che hanno avuto un punto in comune: non sono mai riusciti a dare risposte né ai lavoratori né agli utenti».
La proposta della società partecipata, ora, arriva, in vista dell’esame in Assise del Piano regionale dei trasporti 2022-24. «Riteniamo che l’unica soluzione per superare in tempi brevi l’attuale impasse sia quella di istituire una società in house a cui successivamente affidare la concessione del servizio. È una soluzione in linea con il regolamento europeo 1370 che permetterebbe di giungere in tempi brevi ad un gestore unico di diretta emanazione regionale, in modo da ridisegnare agevolmente il servizio passando dagli attuali 29 gestori ad un unico grande concessionario del servizio. Solo così – si dice convinto Primiani – si riuscirà ad avere un servizio pubblico efficiente ed integrato in grado di ottimizzare le tratte urbane ed extraurbane garantendo le giuste tutele ai cittadini pendolari ma anche ai lavoratori che da anni soffrono stipendi a singhiozzo. Inoltre, soprattutto, garantiamo un servizio efficiente ed integrato anche mediante bigliettazione unica».
La società in house, aggiunge l’esponente pentastellato, «sarebbe inoltre strumento migliore per cogliere tutte le opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione degli enti regionali per ammodernare ed ampliare il parco rotabile, insomma per acquistare nuovi mezzi che, con la nostra proposta, sarebbero direttamente gestiti dalla nuova concessionaria regionale».
In definitiva, conclude Primiani, «bisogna porre fine alle perdite di tempo e individuare una volta per tutte la via da percorrere. Ancora oggi in Molise manca un bando per l’assegnazione del servizio; ancora oggi nella nostra regione si va avanti con affidamenti diretti come accade dal 2004 e, dunque, da 18 anni la Regione agisce in deroga alla legge. Intanto il servizio non è migliorato, i costi sono aumentati e i dipendenti delle società di trasporti su gomma non sono tutelati.
Non si può continuare così e come abbiamo visto una soluzione c’è. Ora serve la volontà politica di renderla concreta».

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