Ha accolto «con rammarico» la notizia delle dimissioni rassegnate dalla presidente della Commissione regionale di parità e auspica anzi che il Consiglio di via IV Novembre valuti di non accoglierle «nell’ottica di non interrompere il percorso intrapreso finora e gli obiettivi già raggiunti».
Così la Garante dei diritti della persona Leontina Lanciano sul passo indietro di Maria Grazia La Selva dal vertice dell’organismo sulle pari opportunità.
«Non posso che accogliere con rammarico la notizia delle dimissioni della dottoressa La Selva per il significato e gli effetti che queste hanno su un organismo di primaria importanza quale è la Commissione regionale di parità e di pari opportunità. Ritengo, infatti, che situazioni del genere abbiano ricadute indesiderate sull’interesse superiore di portare avanti un lavoro condiviso mirato all’obiettivo – che dovrebbe essere comune – di contribuire alla risoluzione delle problematiche connesse all’accesso di ogni persona alle medesime opportunità», evidenzia Lanciano.
La Commissione, rileva poi, è uno «strumento in grado di favorire il principio giuridico di assicurare la piena partecipazione alla vita economica, sociale e politica di qualsiasi individuo, senza distinzioni di genere, religione, etnia, orientamento politico o sessuale, età, disabilità. Ciò attraverso la presentazione di proposte di intervento mirate a rimuovere i possibili ostacoli sociali, culturali, economicio istituzionali che costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne e degli uomini. Mi auguro a tal proposito – conclude – che la situazione possa rientrare al più presto e che il Consiglio regionale possa valutare di non accogliere le dimissioni nell’ottica di non interrompere il percorso intrapreso finora e gli obiettivi già raggiunti».