Stabilizzare il personale sanitario che in questi due anni di pandemia hanno lavorato per almeno 18 mesi di servizio alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale. Il presidente della IV Commissione di Palazzo D’Aimmo Gianluca Cefaratti chiede al governatore Toma, con una mozione, di avviare le procedure in quanto commissario della sanità.
«Diverse Regioni italiane hanno iniziato a siglare accordi con i sindacati di riferimento per stabilizzare il personale sanitario precario impegnato in questi due anni nella lotta e nel contrasto alla pandemia – spiega Cefaratti – avviando procedure di stabilizzazione per coloro che hanno maturato i requisiti. L’impegno di spesa sarà a carico delle finanze dello Stato, per questo la Regione Molise potrebbe godere del duplice vantaggio di assumere personale sanitario a costo zero. In quest’ottica gli enti del Ssn, nei limiti di spesa consentiti per il personale, possono assumere a tempo indeterminato i lavoratori reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali e che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Si andrebbe a valorizzare il patrimonio di esperienza accumulato in quasi due anni» dal personale interessato, e a «colmare parte delle carenze di organico dovute agli anni di restrizioni della spesa e a programmare le risorse assegnate alla formazione sviluppando in questo modo le progettualità previste dal Pnrr. Un’occasione irripetibile – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale – per la nostra sanità, per la quale, in tempi rapidi, si auspicano interventi necessari da parte del commissario e dell’azienda sanitaria locale».
Immediato l’intervento della segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo. «La possibilità di stabilizzare i precari della sanità assunti durante la pandemia è una importante conquista del sindacato confederale, rivendica e ricorda che da mesi l’organizzazione chiede alla struttura commissariale di procedere alle stabilizzazioni. «Ci piacerebbe che allo stesso modo il Consiglio regionale si impegnasse concretamente sulla stabilizzazione dei tanti precari storici della Regione Molise stessa, per i quali c’è un accordo sottoscritto ma mai attuato dalla politica molisana. Abbiamo bisogno di questo personale, precario, oggi direttamente o indirettamente alle dipendenze dell’ente regionale o, peggio ancora, non rinnovato ed emigrato altrove. Queste risorse, altamente professionalizzate, sono preziose e saranno indispensabili per gli anni a venire in cui sarà necessario programmare la spesa e le attività connesse al Pnrr e ai tanti fondi europei disponibili. Il sindacato – conclude Boccardo – è pronto da oggi stesso a collaborare con struttura commissariale e Regione per individuare percorsi utili a stabilizzare i precari prima che sia troppo tardi».