Sedici documenti. In formato pdf, scaricabili e consultabili da tutti. Sono i rendiconti dei gruppi consiliari di Palazzo Moffa per il 2012, pubblicati sul sito istituzionale della Regione ai sensi del decreto 174 (lo stesso che ha tagliato un po’ di ‘viveri’ alle caste locali).
Sedici gruppi, per il quadro completo manca ancora il prospetto di Alternativ@, hanno speso e giustificato quasi 2,3 milioni di euro in un anno. Un primo esame rivela che la parte del leone la fa il personale, – stipendi, ritenute e contributi – cui si aggiungono le cifre stanziate per consulenze professionali e di approfondimento. E poi rimborsi e spese, i ‘costi della politica’.
Ci sono le buone prassi: Franco Giorgio Marinelli, per esempio, tornato nell’Udc a settembre, ha retto il ‘Misto’ da giugno a dicembre e ha riconsegnato la cassa con un avanzo di quasi 3.500 euro, restituiti con bonifico effettuato il 30 gennaio scorso. Segno più anche per Ciocca (Federazione della Sinistra) che su 79mila euro di entrate ne ha impegnati 74mila (29.500 euro per stipendi, 12mila per consulenze e 7.200 per la voce comunistissima “propaganda”, 2.300 per “pasti, soggiorni e spese di rappresentanza”, altri mille per partecipazioni a convegni e 1.400 per viaggi). Avanzo di gestione pure per Antonio D’Aimmo, ex capogruppo di Grande Sud. Conto in pareggio per l’Adc, fra gli altri, che ha pagato molto di telefono e “trasmissione dati”, quasi 9mila euro, 23mila gli euro impegnati in attività di comunicazione della propria attività. E sui 202mila euro spesi, più di 110mila sono serviti per i dipendenti. Stessa proporzione per l’Idv, il cui bilancio pure è in pareggio. Leggermente in rosso Sel, nel cui prospetto compaiono anche 3.477 euro per i buoni pasto del personale. Il Pd pure sta ‘sotto’(lo stesso vale per Costruire democrazia) e lo sforamento, come per tutti, riguarda il personale. I filoni di finanziamento dei gruppi sono due, i contributi per il funzionamento e quelli per i dipendenti, ma le due linee di intervento possono integrarsi. Nel complesso Leva prima e Totaro poi (i due l’anno scorso si sono passati il testimone al vertice del gruppo) hanno speso 235.433 euro (dalla Regione ne hanno ricevuti 234.193). Cavaliere invece, per il Pdl, ne ha amministrati di più (304mila, c’era un residuo del 2011). Qui come per il Pd le voci più consistenti sono il personale e le consulenze, per l’affitto di sale e locali si segnalano 27mila euro. Costruire democrazia ha speso oltre 20mila euro per la “redazione e la stampa di periodici”, Romano utilizzava molto la forma della newsletter per comunicare con elettori e organi di informazione.
Ci sono poi i precisi. Niro per l’Udeur e Scasserra per Molise civile (che dichiara un avanzo molto sostanzioso) al prospetto riepilogativo hanno allegato tutto: contratti, buste paga, fatture e ricevute di ogni genere di spese (fanno capolino pranzi e cene di rappresentanza, che indubbiamente sono pure nei carteggi di chi non ha pubblicato le pezze d’appoggio). Il personale dell’Udc viaggiava parecchio, è di 30mila euro il rimborso totale per le ‘missioni’ dei dipendenti dichiarato in consuntivo. In quello di Progetto Molise spuntano 1.500 euro di acquisto carburanti e 26mila per allestimento e spese relative ad una sede politica.
E ci sono le abitudini. Il caffè per esempio. Il gruppo ‘Per il Molise’ del presidente Iorio ne ha acquistato per 315 euro. Più contenuto il consumo di caffeina in casa Udc (conto da 105 euro). C’è pure chi non rinuncia ad una pausa golosa, evidentemente. Il Psi, capogruppo Chierchia, in bilancio ha 103 euro per alimentari e snack….

 

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