Prima il dl Energia convertito mercoledì in legge, poi il Def approvato alla Camera. Con i due provvedimenti, rivendica il deputato 5s Antonio Federico, «abbiamo impegnato il governo a ridare slancio al Superbonus rispondendo alle necessità delle imprese che vogliono lavorare con la misura e alle richieste del sistema bancario che deve supportarla. Ora, però, l’esecutivo deve tradurre questi impegni in provvedimenti concreti da varare già nel prossimo Consiglio dei ministri».
La strada da seguire per il Superbonus è tracciata, aggiunge il parlamentare che è capogruppo pentastellato in commissione Ambiente ed è stato relatore del decreto Energia a Montecitorio: «Il governo deve prorogare il termine intermedio del 30% dei lavori sulle unifamiliari, ora fissato a fine giugno 2022, e deve chiarire in maniera inequivocabile che la percentuale riguarda il complesso dell’intervento e non le singole lavorazioni in cantiere. Sul versante della cessione dei crediti Superbonus, invece, grazie ad un emendamento a mia firma è stata introdotta la possibilità di una quarta cessione da parte degli istituti di credito nei confronti dei loro correntisti. Tuttavia ora è importante che il governo estenda questa possibilità anche alle cessioni antecedenti alla quarta, in modo da sbloccare i tanti crediti legati a lavori già effettuati ma bloccati a causa delle improvvide restrizioni introdotte nei mesi scorsi. Inoltre a tutto ciò dev’essere aggiunta la possibilità di frazionare i crediti da cedere, per importo e annualità, e auspico che Poste Italiane riapra immediatamente all’acquisto dei crediti derivanti dai bonus edilizi delle imprese che hanno effettuato lo sconto in fattura».
Quindi Federico conclude: «Davanti alle difficoltà della crisi energetica è doveroso rimuovere ogni ostacolo a tutte le misure che portano benefici alle famiglie, all’occupazione e all’ambiente. E il Superbonus, in questo senso, ha già mostrato la sua efficacia».

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