La “macchina” si è incagliata a un passo dall’avvio della discussione sul bilancio di previsione, l’ultimo dei documenti della manovra finanziaria 2022. È stato il presidente Donato Toma a chiedere una riunione di maggioranza, non prima di aver spiegato che un emendamento proposto dalla consigliera FdI Aida Romagnuolo non avrebbe potuto trovare copertura e quindi avrebbe causato, se approvato, un debito fuori bilancio. Poi ha fotografato una situazione ben più ampia: «Stiamo andando un po’ oltre con questi emendamenti – ha detto – Io qualche difficoltà etica ce l’ho». Si riferiva alle proposte di modifica alla legge di stabilità ancora in attesa di essere esaminate e alle numerose già pronte per il bilancio. Quindi, sospensione dei lavori e lungo conclave per convincere gli eletti del centrodestra a ridurre le pretese, perché il documento di previsione non avrebbe potuto contenerle.
«Il centrodestra è chiuso in una stanza da due ore, perché evidentemente ha troppi appetiti elettorali da sfamare. Toma e la sua pseudo maggioranza si sono impantanati proprio prima di decidere dove appostare le risorse economiche», il commento ‘in diretta’ dei pentastellati Andrea Greco e Angelo Primiani. «Il fatto che ciò accada dopo tre giorni di seduta mostra lo stato comatoso della coalizione. Le urla che provengono dalla stanza che li blinda danno conferma di dissidi interni sempre più difficili da nascondere. I provvedimenti inutili che hanno portato in Aula subito dopo, ancora una volta, certificano incapacità d’amministrazione. Non è la prima volta che la maggioranza dà questo spettacolo. Per il Molise la speranza è che sia l’ultima», ancora i due esponenti 5s.
Prima dell’impasse, fra le altre cose è stata approvata una modifica del meccanismo di rendicontazione delle ditte di trasporto pubblico, contenuta nel maxi emendamento e promossa dall’assessore Quintino Pallante. E, infine, la proposta di stabilizzazione dei precari della Protezione civile avanzata dal presidente del Consiglio Salvatore Micone, dal capogruppo dei Popolari per l’Italia Andrea Di Lucente e dall’esponente di Forza Italia Armandino D’Egidio. La modifica alla legge di stabilità prevede che la giunta svolga ogni azione utile per valorizzare la specifica professionalità di lavoratori ormai precari da quasi vent’anni. Il testo è stato approvato con 15 voti favorevoli (gli esponenti di maggioranza insieme al Pd), mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto. «Sono lavoratori che ormai hanno 50-60 anni e che sono sempre in prima linea quando ci sono emergenze», hanno sottolineato i promotori.
Mentre giovedì era stata varata l’istituzione, il 27 marzo di ogni anno, della ‘festa della cultura’.

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