Approvato alla Camera un ordine del giorno a firma del deputato 5s Antonio Federico collegato al ddl di riforma del sistema degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Il documento, spiega lo stesso parlamentare, impegna il governo «su tre fronti: prevedere accordi interregionali, in modo che l’alto livello di mobilità attiva non crei problemi di liquidità per il sistema sanitario; aumentare le risorse nazionali assegnate al Molise in base anche al volume delle prestazioni erogate dal Neuromed per i pazienti di fuori regione; riordinare il sistema degli Irccs considerando la situazione particolare del Molise dove l’istituto di ricerca è oggettivamente sovradimensionato rispetto al ridotto bacino d’utenza regionale».
Secondo l’esponente pentastellato «anche il riordino degli Irccs può, anzi deve essere una strada da percorrere per consolidare e rafforzare il sistema sanitario pubblico molisano attraverso accordi di confine e maggiori risorse economiche. In Parlamento è giunta la legge delega che riordina il sistema degli Irccs in coerenza con gli obiettivi fissati dal Pnrr per migliorare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie. Una legge focalizzata, tra le altre cose, sui bacini d’utenza degli istituti e il budget ad essi assegnato per curare i pazienti extraregionali. In Molise questi temi trovano declinazione particolare rispetto ad ogni altra regione d’Italia e hanno un impatto decisivo sul comparto della sanità. Nella nostra regione, infatti, è da sempre aperto il dibattito sul peso che l’istituto Neuromed ha sul sistema sanitario regionale: un peso enorme sia sul piano qualitativo, per le eccellenze che esprime, sia sul piano quantitativo, per i pazienti che attrae da fuori regione e per l’impegno di risorse che comporta».
Di qui, le soluzioni proposte con l’ordine del giorno di cui è primo firmatario e che mira a superare alcune delle difficoltà gestionali della Regione in sanità, che il tavolo tecnico ha sempre evidenziato mettendo nel mirino l’impossibilità per la struttura commissariale di governare le prestazioni rese dal privato in termini di appropriatezza e sostenibilità.
«Questi impegni al governo – ancora Federico – servono a consolidare e rafforzare la sanità pubblica, al contempo dando valenza nazionale all’eccellenza del Neuromed. Così facendo liberiamo risorse economiche da riconsegnare alla sanità pubblica e tradurre in servizi migliori ai cittadini. Ritengo proficuo il lavoro fatto in commissione Affari sociali, un lavoro con il quale abbiamo anche evitato di rendere praticamente strutturale il ricorso all’extrabudget da riconoscere agli Irccs per le cure ai pazienti di fuori regione: un intento che non ci ha mai trovato d’accordo perché significherebbe penalizzare ancor di più il pubblico. Ma ora guardiamo avanti, perché questi impegni devono tradursi in accordi da prendere anche e soprattutto in Conferenza delle Regioni. È lì – passa la palla al governatore-commissario Toma – che il presidente della Regione Molise ha la possibilità di ridare ossigeno alle casse regionali e tutelare il diritto dei molisani con una sanità più efficace e più efficiente».