Venerdì sarà il giorno decisivo per il varo della giunta regionale targata Frattura. Intanto circolano indicazioni e indiscrezioni sullo stato dell’arte. Michele Petraroia, primo eletto del Pd, è in pole per la presidenza di Palazzo Moffa (dove trova già la concorrenza di Patrizia Manzo, candidata alla carica dal Movimento 5 Stelle). Per l’esecutivo i democratici, dunque, starebbero pensando ad una soluzione diversa, forse un esterno (e torna il nome del sindaco di Riccia Micaela Fanelli). Resta in campo l’ipotesi di Scarabeo.
Sicuri i nomi di Facciolla e Nagni, che ha inviato a Frattura anche il documento del direttivo isernino del partito (che chiede rappresentanza per la provincia pentra). In Rialzati Molise salgono le quotazioni di Vincenzo Cotugno. Restano da sciogliere i nodi dell’Udeur, che con Niro torna a sollecitare il rispetto dei patti pre-elettorali, e dei partiti di sinistra che in un documento firmato da PdCI, Sel e Psi ha rivendicato un ruolo di governo.
Il neo governatore ha avviato una serie di consultazioni con i singoli partiti e movimenti prima della riunione di coalizione che potrebbe tenersi, appunto, venerdì quando rientreranno da Roma il segretario e il presidente del Pd. Leva e Ruta sono impegnati in questi giorni in Parlamento, domani le Camere saranno in seduta per completare la composizione dei rispettivi uffici di presidenza.

 

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