Michele Iorio in testa al gradimento dei molisani. No, non è il dato elettorale di oltre un decennio fa. Si tratta del risultato di una indagine recente, un sondaggio che sta agitando le acque – già poco chete – dei partiti in vista delle regionali 2023.
Gli intervistati, fra i leader, hanno premiato l’ex presidente più degli altri nomi proposti dall’istituto che ha curato la rilevazione demoscopica. Una freccia al suo arco, visto che ha detto e ripetuto che vuole riprovarci, tornare in campo come leader di una coalizione di ‘salute pubblica’, che faccia base sul centrodestra ma si apra anche all’area civica che si va organizzando. Primo Iorio, dunque. Dietro di lui la capogruppo del Pd Micaela Fanelli. Anche lei non ha mai nascosto le sue ambizioni a guidare il campo largo a cui stanno lavorando Letta e i colonnelli locali. E poi seguono altri protagonisti della vita politica e amministrativa i cui nomi pure sono sul tavolo, ipotesi di lavoro concrete. Quindi, in casa 5s il sindaco di Campobasso Roberto Gravina e il capogruppo di Palazzo D’Aimmo Andrea Greco, il presidente in carica Donato Toma, il segretario regionale dei democratici Vittorino Facciolla.
Il sondaggio circola da un po’ nei corridoi istituzionali ed è diventato ‘trend topic’ nei ragionamenti fra i diretti interessati e gli addetti ai lavori.
È stato realizzato prima che Di Maio lasciasse il Movimento per fondare “Insieme per il futuro”. Avvertenza d’obbligo. Come ha detto anche Greco nella sua intervista a Primo Piano, i 5s in Molise continuano a poter contare, almeno nelle intenzioni di voto, su percentuali più alte di quelle che gli istituti demoscopici assegnano loro a livello nazionale. Nella rilevazione di cui stiamo parlando, pentastellati e dem insieme superano il 40% (22 e 20%) e il Pd è avanti di poco rispetto al Movimento. Nel centrodestra lo stesso ragionamento si po’ fare per Forza Italia (12%), che è significativamente sopra la media nazionale. Fratelli d’Italia va bene ma non è il primo partito, ha lo stesso gradimento degli azzurri. Più staccata la Lega invece. Infine i centristi: per ora, testati tutti insieme (fra questi i renziani di Iv e Azione di Calenda), non vanno oltre il 4%.
Manca un anno, forse anche meno, al ritorno alle urne per scegliere il governatore del Molise e rinnovare il Consiglio di via IV Novembre. Un tempo molto lungo in politica, lo scenario può cambiare in maniera decisa da qui ai mesi in cui si deciderà davvero. Ma le indicazioni che arrivano da questo sondaggio sono al centro delle riflessioni e del dibattito. Poi, certo, conteranno anche le dinamiche di partito e coalizione e il quadro nazionale. Non è indifferente, né per il centrodestra né per il centrosinistra, quello che avverrà per esempio in autunno alle regionali della Sicilia.

r.i.

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