Nell’intervista pubblicata ieri su queste colonne, quindi realizzata giovedì, il segretario molisano della Lega aveva accennato ad un imminente vertice con Salvini: «Ci ha convocato per i prossimi giorni, staremo a sentire quali sono i programmi di questa campagna elettorale».
La convocazione è arrivata giovedì sera, alle 21: appuntamento venerdì mattina (ieri) alle 10 nella sala Salvadori della Camera dei deputati.
Salvini ha incontrato prima i governatori Zaia, Fedriga, Fugatti, Tesei e Solinas, eletti sotto l’egida della Lega; poi i segretari del Carroccio di tutte le regioni.
Marone, cosa c’era di tanto urgente da giustificare una convocazione quasi ad horas?
«La programmazione della campagna elettorale. Prima, però, Matteo (Salvini, ndr) ha brevemente riassunto quanto accaduto nelle ultime ore in Parlamento. Un passaggio importante per evitare distorsioni durante la campagna elettorale».
Distorsioni di che tipo? Sembra tutto molto chiaro.
«Sono in corso tentativi di scaricare responsabilità su chi non ne ha».
Quindi qual è la ricostruzione del segretario Salvini sulla crisi?
«Dopo la volontà manifestata dai 5 stelle di voler lasciare l’ala governativa, il centrodestra di governo – Lega, Forza Italia, Udc e Noi con l’Italia – ha proposto a Draghi e Mattarella di formare un nuovo governo, sempre con Draghi premier, sostituendo qualche ministro, ad esempio, quello dell’Interno (Luciana Lamorgese, ndr). Sostanzialmente il centrodestra di governo con Pd e Leu ma senza il Movimento 5 stelle. La proposta, com’è noto, non è stata recepita. Il resto è storia recente».
Appunto, è “storia”…
«Mi lasci però sottolineare che al di là di qualche organo d’informazione nazionale molto vicino al Pd e al centrosinistra che tenta di addossare responsabilità al centrodestra di governo, in realtà la colpa è dei 5 stelle. Ma anche di Letta: pure lui in fondo voleva andare a votare il prima possibile».
Avvocato, sembra di essere già nel pieno della campagna elettorale.
«Certo!».
Che campagna elettorale sarà?
«La Lega porterà tra la gente i suoi temi tradizionali: sicurezza, caro bollette, quindi aiuti alle famiglie, e, soprattutto, pace fiscale. Quando saremo al governo proporremo una pace fiscale complessiva, prevedendo anche ipotesi di sconti e condoni. Per quanto riguarda invece le concessioni dei tassisti e dei balneari, fino a quando la Lega è stata al governo ha cercato di resistere alle spinte di 5 stelle e Pd, che invece erano favorevoli al recepimento della Bolkestein, quindi, delle aste aperte per assegnare le spiagge e le licenze. La nostra intenzione è quella di salvaguardare questi due tessuti economici e produttivi del Paese, prevedendo una articolazione da proporre per regolare la materia in Italia, con l’intento di tutelare le imprese, perlopiù familiari dei balneatori, ivi compreso l’indotto, e salvaguardare il lavoro e le licenze dei tassisti».
Con Salvini avete parlato anche di candidature?
«Le candidature saranno decise non prima del 10 agosto. Entro tale data i singoli territori avanzeranno le proposte alla segreteria federale a cui spetta l’ultima parola».
Tutto pronto per accogliere Salvini in Molise o questa volta non verrà?
«Prima del 25 settembre è prevista almeno una tappa in ogni regione del segretario. Siamo già al lavoro per definire la data. Anzi, le date. Perché oltre Salvini ospiteremo in Molise a rotazione ministri, sottosegretari, senatori e deputati».
Avvocato, pare che nel corso della riunione Salvini abbia fatto cenno al Molise.
(qualche secondo di pausa)… «Eh… Molise? No, cioè sì. Abbiamo parlato di tutte le regioni, non è che abbiamo parlato del Molise in particolare».
Pare che Salvini qualcosa su Toma l’abbia detta.
«Su Toma? (sorride) Guardi, cosa pensa Salvini sul governatore della Regione Molise è noto. Quando nel tempo ho espresso giudizi sul presidente e sul futuro del centrodestra, ho sempre concordato la linea con il segretario. Dunque, Toma non potrà essere il candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali. Se vuole scriva “Salvini: il futuro presidente della Regione del centrodestra non sarà Donato Toma”».
Quindi ne avete parlato.
«Le dico com’è andata. Salvini ha passato in rassegna i coordinatori per stabilire quali provenissero dalle regioni dove il centrodestra è maggioranza. Quando è arrivato a me ha affermato: Michele, il Molise? Lasciamo stare, perché c’è Toma. Toma, non se ne parla…».
Cosa mi dice allora dell’alternativa a Toma?
«Ci stiamo lavorando e ci lavoreremo. L’estate la dedichiamo alle politiche, l’inverno alle regionali».
lu.co.

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