La foto parla da sola. A Roma, con il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, tutto lo stato maggiore azzurro del Molise. Tranne il governatore Donato Toma, non invitato. La deputata Annaelsa Tartaglione, che guida il partito in regione, minimizza: «Era un incontro, operativo, di partito per definire l’organizzazione concreta di una campagna elettorale già di fatto in corso, quella per le politiche del 25 settembre. Il governatore non ha un incarico in Forza Italia e non è iscritto. Tutto qui». Stesso profilo tenuto da altri partecipanti alla riunione, per esempio il capo delegazione in giunta Nicola Cavaliere. Tajani sta incontrando i rappresentanti di tutte le regioni. E neanche agli altri summit erano presenti i colleghi di Toma. Al focus sul Piemonte Cirio non c’era. Ma la foto resta là, a dire qualcosa in prospettiva.

Insieme a Tajani, la vice coordinatrice nazionale Annamaria Bernini, il responsabile enti locali Maurizio Gasparri e il segretario della Conferenza dei coordinatori regionali Sestino Giacomoni. Dal Molise una nutrita delegazione, composta – rimarcano più volte gli azzurri – in base alla convocazione dell’ex presidente dell’Eurocamera. Quindi Tartaglione, anche in veste di deputata, l’europarlamentare Aldo Patriciello, i coordinatori provinciali Francesco Roberti e Raimondo Fabrizio, il capo delegazione presso la giunta Nicola Cavaliere, i consiglieri regionali Armandino D’Egidio e Roberto Di Baggio, quest’ultimo ha partecipato in video collegamento.

Ma cosa è stato deciso? «Abbiamo dato tutti disponibilità, sia a candidarci in termini personali sia in termini organizzativi», spiega Cavaliere. Solo Roberti, aggiunge, che è sindaco di una città con più di 15mila abitanti, non può scendere in campo. Darà il suo contributo diversamente. Quindi Patriciello potrebbe tentare la corsa per il Parlamento italiano? «Io ho riferito di una disponibilità anche per in termini organizzativi. Aldo (Patriciello, ndr) in questo senso sta già lavorando molto».

Sono molte le voci in questi giorni su un ritorno dell’onorevole di Venafro ‘in patria’. Lui, lo ha confermato alla riunione nella Capitale, vorrebbe restare in Europa, è quella la sua dimensione ormai. Certo, nessuno può escludere che Forza Italia nazionale lo voglia in squadra per le politiche. La sfida interna con Lega e FdI non è di maniera, né di facciata. Servono i cavalli migliori in questa corsa.

La delegazione molisana degli azzurri ha chiesto, questo lo conferma Cavaliere, ha chiesto il collegio uninominale alla Camera e la candidatura di Tartaglione. Anche nel 2018, la deputata fu candidata in regione, ma sul proporzionale insieme a Cavaliere. Fu eletta in Puglia. Oltre alla disponibilità data dai rappresentanti locali ieri, non si esclude che il partito di Berlusconi possa schierare altri nomi alle urne. Non, però, parlamentari uscenti e non molisani che cercano un collegio (quasi sicuro) vista la penuria di posti causata dal taglio dei parlamentari. Di questo i vertici del partito regionale sono convinti.

Ci saranno ora riunioni in Molise per valutare al meglio la griglia da mandare a Roma entro il 10 agosto. Poi sarà il partito nazionale a decidere.

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