Se nel centrodestra molisano la guerra è sul collegio maggioritario del Senato, sul fronte opposto le mire sono sul proporzionale della Camera. L’unico considerato in qualche modo contendibile e, con una buona dose di fortuna, strappabile allo schieramento di Meloni-Salvini-Berlusconi sfruttando il combinato disposto dei meccanismi tortuosi del Rosatellum e i piccoli numeri del Molise. Fratelli d’Italia, primo partito in Italia, potrebbe non raggiungere in regione il quoziente pieno, calcolato sulla base dei risultati nazionali. Il seggio quindi potrebbe andare anche al Pd, che se i sondaggi saranno confermati, dovrebbe essere la seconda forza.
Fra i dem molisani è sempre più chiaro che le altre candidature saranno di servizio, quella sul proporzionale per Montecitorio invece meno. Ed è scattata la corsa. Caterina Cerroni, Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli e Laura Venittelli i nomi più ricorrenti, per questa come per le altre caselle. Cerroni, 30 anni di Agnone, guida da tempo i Giovani dem nazionali. Di norma il Pd ha sempre fatto eleggere (o cercato di far eleggere in collegi considerati almeno buoni) il leader della formazione under. Con il taglio dei parlamentari però le possibilità si sono ridotte moltissimo, c’è il rischio che restino a secco anche nomi eccellenti. Secondo indiscrezioni, Cerroni potrebbe essere in corsa per l’uninominale in Molise e anche in un collegio plurinominale altrove, in luoghi più favorevoli per il campo largo. In questa ipotesi, nella lista Democratici e Progressisti collegata potrebbe correre il segretario regionale dem Facciolla. Oppure Francesco Totaro, una volta grande amico e sodale e oggi cugino avversario di Facciolla. Articolo 1 infatti sarà presente nel cartello coi dem e i socialisti. In queste ore il gruppo dirigente locale sta definendo la proposta da inviare a Roma: Totaro e la commercialista isernina Tiziana Antonelli sono i nomi che la formazione di Speranza chiede di spendere. Puntando, naturalmente, al primo posto del proporzionale per la Camera.
r.i.