La convocazione della seduta di insediamento è alle 16. All’ordine del giorno la presa d’atto dell’opzione di Vincenzo Niro (Udeur) per il seggio maggioritario e la sua surroga sul proporzionale con Nunzia Lattanzio, prima dei non eletti della lista del Campanile. Si alza il sipario così sull’XI legislatura. Subito dopo i 21 componenti dell’Assemblea dovranno eleggere l’ufficio di presidenza. Lo scranno più alto, salvo sorprese, andrà a Vincenzo Cotugno (Rialzati Molise). Il ‘risarcimento’ con il vertice del legislativo all’ex Adc rimasta fuori dalla giunta sembra infatti scontato. Ci sono stati altri malumori dopo la composizione dell’esecutivo (la sinistra con Ciocca, Totaro del Pd e l’Udeur di Niro), ma – stando alle dichiarazioni della vigilia – risparmieranno Cotugno. Per lui e il movimento parlano i numeri: Rialzati è la seconda forza della coalizione che sostiene il governatore Frattura. Nel centrodestra i cinque voti di Iorio, Fusco, Cavaliere, Micone e Sabusco dovrebbero convergere su quest’ultimo. È proprio l’esponente Udc a renderlo noto insieme alla griglia di massima su cui si è raggiunta un’intesa in due riunioni preliminari che si sono svolte nei giorni scorsi. Per uno dei due posti di vicepresidente (l’altro è appannaggio della maggioranza) si punta su Cavaliere, Sabusco invece dovrebbe occupare la casella del consigliere segretario. In campo anche i 5 Stelle, da tempo hanno lanciato la candidatura della Manzo al vertice dell’Assemblea, ma l’obiettivo minimo sarebbe farla entrare in ufficio di presidenza. A meno di un aiuto dal centrosinistra, però, dovrebbe prevalere il centrodestra. Sabusco infatti mette in chiaro: “Voteremo i nostri nomi, non convergeremo su nessun altro”. Infine, la partita sui tre grandi elettori per il Capo dello Stato. Nell’opoosizione è sfida fra Angela Fusco Perrella e Antonio Federico.

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