Tartaglione (FI) sul maggioritario della Camera e Di Sandro (FdI) su quello del Senato. Sembra sicuro, ma non è ancora detto. I centristi, Niro e Micone in particolare, reclamano spazio. È spuntato il nome di De Matteis in quota a Forza Italia e anche la partita per il proporzionale nel centrodestra è avvincente.
Mentre tutta l’attenzione ieri era puntata sull’accordo fra Pd e Azione, il coordinatore nazionale degli azzurri Antonio Tajani ha spiegato che nel centrodestra «oggi ci sono state due riunioni: quella sui collegi e per autorizzare le liste per gli italiani all’estero». La prima riunione sui collegi era per «fare un punto sulla situazione ed è servita soltanto per un’analisi dei nuovi collegi perché sono tutti quanti diversi da quelli delle elezioni del 2018». L’algoritmo concordato nel vertice della settimana scorsa è stato calcolato in base alla media dei consensi registrati dai singoli partiti prima della caduta del governo Draghi e prevede questa suddivisione: 98 collegi a FdI, 70 a Lega, 42 a FI, 11 ai centristi. Ma Tajani ha precisato: «La quadra già l’abbiamo trovata, il problema è a sinistra, non da noi. Fatto un accordo rischia di saltarne un altro, litigano dalla mattina alla sera e ognuno rinnega le sue idee».

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