Liste entro Ferragosto, ha assicurato ieri Enrico Letta. Quattro giorni di tempo, dunque, per definire il quadro del campo progressista anche a livello locale. Caterina Cerroni per la Camera e Giuseppe Cecere per il Senato: questi i nomi su cui l’alleanza punterebbe per i seggi maggioritari.
La prima, segretaria nazionale dei Giovani dem (prima ragazza a scalare la vetta dell’organizzazione), è anche in quella sorta di “settebello rosa” che Letta vuol mandare in campo per provare a ribaltare, o mitigare almeno, i pronostici. Al netto della riproposizione di ministri e parlamentari uscenti, quindi, in lizza ci saranno donne impegnate (dalla politica al sindacato e ai movimenti per i diritti civili). Quindi, le due ex segretarie generali di Cgil e Cisl Susanna Camusso (in quota Articolo 1) e Anna Maria Furlan. E poi Elly Schlein, 38 anni, vicepresidente dell’Emilia Romagna già eurodeputata, Caterina Cerroni, Ilenia Malavasi, sindaca di Correggio fresca di dimissioni, Maria Del Zompo, fino allo scorso aprile rettrice dell’università di Cagliari. Silvia Roggiani, segretaria del Pd milanese, tirerà la volata in Lombardia. La regola è quella di correre nella propria zona d’origine o residenza, niente collegi sicuri. Ci saranno pochissime eccezioni. Ecco perché Cerroni è data per candidata quasi certa in Molise. Sull’uninominale, ma potrebbe correre (e guidarlo a quel punto) anche sul listino proporzionale incarnando ancora meglio il Pd che Letta vuol proporre agli italiani.
Cecere, invece, è l’ex primario di Chirurgia del Cardarelli. Chiara la sua appartenenza al fronte progressista più tradizionale, è responsabile del dipartimento delle poltiche per la salute del Pd regionale. Ma è in grado di parlare a tutto quel mondo di movimenti e associazioni che si battono a tutela della sanità pubblica. Nei mesi più duri del Covid, inoltre, ha contestato apertamente la gestione dell’emergenza da parte della Regione e dell’Asrem. E ha inoltre già incassato il gradimento dei movimenti civici che ieri (articolo in pagina) hanno ufficializzato l’adesione alla piattaforma progressista per le politiche del 25 settembre.
Tra i nomi in ballo, anche quello del segretario regionale dem Vittorino Facciolla e del suo collega di Articolo 1 Francesco Totaro, per il quale il partito ha chiesto a Roma il proporzionale alla Camera. E, ancora, l’ex assessore regionale Carlo Veneziale, l’assessora comunale di Isernia Maria Teresa D’Achille e della consigliera comunale di Campobasos Bibiana Chierchia. Camera o Senato, uninominale e proporzionale? Le ipotesi in periferia ci sono. Ma l’incastro lo definirà il Nazareno.
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