È stata quella di Italia sovrana e popolare la prima lista presentata in Molise in vista delle elezioni del 25 settembre. L’ufficio elettorale presso la Corte d’Appello di Campobasso ha aperto alle 8 di ieri mattina e chiuso alle 20. I primi a varcare la soglia del Tribunale i rappresentanti di un’alleanza ‘antisistema’ diventata, subito dopo la caduta del governo Draghi, una vera e propria coalizione politica che in Molise schiera Nicola Lanza (Senato maggioritario) e Nicola Frenza (Senato proporzionale), Giovanni Mauriello (collegio uninominale Camera) Stefano D’Andrea (capolista sul proporzionale) seguito da Valeria Soro.
È stata poi la volta del Movimento 5 stelle che nelle ultime 48 ore ha dovuto rimpiazzare Nick Di Michele, il più votato in Molise alle Parlamentarie ma estromesso dalla corsa per far posto alle quote rosa. Ieri l’onorevole Antonio Federico, deputato uscente stoppato dalla regola dei due mandati e che da un paio di mesi ha in carico le sorti del movimento in Molise, ha depositato la lista aggiornata e definitiva che vede l’avvocato di Isernia Ottavio Balducci in corsa al Senato nel collegio uninominale e l’attivista Marica Del Mirto in quello proporzionale, mentre Riccardo Di Palma alla Camera sul maggioritario e Annamaria Belmonte capolista al proporzionale davanti a Pasquale Casmiro.
Consegnata ieri anche la lista di Mastella. Fuori dagli schieramenti di destra e sinistra, Noi di Centro propone William Ciarallo, sindaco di Sant’Angelo Limosano, alla Camera sul collegio uninominale e sul plurinominale dietro la capolista Sandra Lonardo, senatrice uscente e moglie del leader, mentre al Senato Antonio Visco (maggioritario) e Gianluca Di Pasquale (proporzionale).
Chi rischia un bagno di sangue nel Paese per via del taglio dei parlamentari e del calo dei consensi è Forza Italia che ieri sera ha rispedito al mittente la richiesta avanzata dai colonnelli locali: la griglia in Molise è definitiva. Il seggio all’uninominale della Camera è di Lorenzo Cesa, il segretario nazionale dell’Udc può stare tranquillo. L’onorevole Tartaglione capolista sul proporzionale, in seconda posizione il consigliere Armandino D’Egidio. Confermato anche il patron della Lazio: Claudio Lotito candidato al Senato nel collegio maggioritario, mentre sul proporzionale c’è l’assessore Nicola Cavaliere. Definita la griglia azzurra, mancano da coprire ancora le caselle degli altri partiti sul proporzionale. I nomi di Michele Marone (Lega) e Filoteo Di Sandro (Fratelli d’Italia) vengono dati favoriti sul proporzionale ma non è ancora sicuro se alla Camera o al Senato. Per FdI ci sono anche Elisabetta Lancellotta e Aida Romagnuolo (per i proporzionali), per la Lega in campo Alberto Tramontano.
Per ‘Noi moderati’ i nomi che circolano sono quelli di Filomena Calenda e Mimmo Izzi (proporzionale Camera). Confermata invece la rinuncia al Senato di Salvatore Micone.
Restano i forti maldipancia, soprattutto tra i centristi che minacciano di dirottare altrove i loro voti, ma la rivolta degli azzurri è rientrata prima di cominciare.
Definite con largo anticipo le liste del centrosinistra, ma non ancora presentate: alla Camera Alessandra Salvatore (uninominale); Caterina Cerroni capolista Pd e Vittorino Facciolla numero 2 sul proporzionale. La preside del Mario Pagano Rossella Gianfagna al Senato (uninominale), l’ex primario del Cardarelli Giuseppe Cecere sul proporzionale.
Per il terzo polo (Azione e Italia Viva) la scelta è ricaduta su Donato D’Ambrosio ex sindaco di Santa Croce, candidato alla Camera sul collegio uninominale, mentre la deputata uscente dell’Iv Giuseppina Occhionero sarà capolista al proporzionale, seguita da Fabio Iannucci. Al Senato la dottoressa Carla Giammaria (uninominale) e il sindaco di Vinchiaturo Luigi Valente sul proporzionale.
Per Unione popolare, soggetto politico che fa riferimento all’ex sindaco De Magistris, pronti alla sfida Hikmet Aslan (uninominale Camera e candidato al secondo posto sul proporzionale) e Nicoletta Radatta (capolista plurinominale). Al Senato Rossano Pazzagli (uninominale e proporzionale).