Sarà Giorgia Meloni, oggi premier in pectore, il primo leader nazionale a fare tappa in Molise in questa arroventata campagna per le politiche del 25 settembre. Appuntamento mercoledì prossimo a Termoli: un incontro pubblico a mezzogiorno al Borgo Vecchio, poi un aperitivo al lido La Lampara. L’appuntamento lo sta organizzando il coordinamento regionale di FdI, quindi il coordinatore Filoteo Di Sandro che, dopo aver rinunciato a correre come capolista alla Camera in polemica con la scelta di paracadutare sui due uninominali del Molise Lorenzo Cesa e Claudio Lotito, resta quindi nel partito e fa il suo dovere.
Il tour elettorale di Meloni è partito martedì da Ancona. Dopo il confronto con gli altri segretari di partito al Meeting di Rimini, la presidente di Fratelli d’Italia si è spostata nelle Marche (regione conquistata nel 2020 col governatore Acquaroli) e da lì ha respinto ancora le accuse del centrosinistra sulla pubblicazione del video dello stupro di Piacenza. «Una sinistra – ha sintetizzato – incapace di provare empatia per la vittima se lo stupratore è un clandestino sbarcato illegalmente. Sciacalli che hanno pubblicato le immagini di bambini morti riversi sulla spiaggia, che hanno diffuso il video di un uomo ucciso brutalmente senza filtri, e senza farsi scrupoli. Questa gente ha dimostrato di essere disposta a tutto per non perdere il potere che controlla. Ci aspetta una pessima campagna elettorale, purtroppo. Ma non ci faremo intimidire, statene certi».
Ad attenderla, Giorgia troverà – insieme a dirigenti e simpatizzanti – i candidati di FdI per i plurinominali, Costanzo Della Porta (Senato), Elisabetta Lancellotta e Luciano Paduano (Camera), partiti col vento in poppa dei sondaggi, a cui si è aggiunto l’auspicio dell’assessore regionale Quintino Pallante che da queste colonne ieri ha sfidato gli alleati: a suo parere Fratelli d’Italia può diventare anche in Molise il primo partito. Meloni troverà però anche la controversia interna che da tempo agita i suoi in regione. La lotta fra lo stesso Pallante e il coordinatore Di Sandro, che il primo crede sia stata risolta con le candidature. Ma chi conosce i meccanismi e gli assetti del partito, nonché i due protagonisti del ‘duello’ è pronto a scommettere che l’appuntamento del 31 agosto sarà utile anche a chiarire quanto avvenuto con la definizione delle liste e a ricomporre (quanto meno a provarci) il rapporto con Di Sandro che sembrava qualche giorno fa fortemente compromesso. L’ex assessore della giunta Iorio d’altro canto tranchant, rispetto alle candidature aveva detto su Facebook: uno schifo. Specificando che la polemica era anche nei confronti del suo partito. Inutile dire che sono circolate anche voci su sue dimissioni (o un esautoramento secondo le versioni più caustiche) da coordinatore.
A Termoli non mancheranno, si presume, neanche i consiglieri regionali (che hanno aderito a FdI in corso di legislatura) Michele Iorio e Aida Romagnuolo. E, si presume , ovviamente anche Pallante. Sarà una festa, la kermesse elettorale della forza politica che ha la possibilità concreta di guidare il Paese stavolta. Difficile che ci sia spazio per i musi lunghi, sorrideranno tutti. Ma un confronto fra Giorgia e i colonnelli locali, uno per volta o chissà anche insieme per fumare un calumet della pace, è di sicuro in programma.
ritai