Ha in mente una rivoluzione copernicana. Che dovrà partire dal metodo con cui si affrontano le questioni. Su tutte le partecipate e il Piano Sanitario Regionale.
Paolo Di Laura Frattura sa dove mettere le mani in vicende che ‘scottano’ e che meritano di essere attenzionate in fretta.
Ma, come riferisce il neo governatore, con un “metodo diverso, quello utilizzato in precedenza non ci appartiene”.
Per riferirsi a una delle emergenze più impellenti – l’azienda Solagrital di Bojano, perennemente con i conti in rosso e senza liquidità – Frattura
utilizza una metafora.
“Ci hanno abituato ad affrontare le emergenze come si fa con il bagnante che non sa nuotare, arriva dove l’acqua è alta e rischia di annegare”.
Per il neo governatore affrontare un’emergenza per poi incontrarne un’altra e un’altra ancora non è un metodo valido.
“L’obiettivo – dichiara prima di partecipare all’incontro con il maestro Pettinicchi presso la galleria Artes a Campobasso – è mantenere i livelli occupazionali, ma non con misure straordinarie che vedano coinvolta la Regione nell’impiego di fondi che non ha, bensì con chiarezza di prospettiva”.
Insomma, per Frattura investire fondi pubblici non significa tamponare la falla, ma creare un progetto che porti l’azienda ad autofinanziarsi.
Del resto, il settore avicolo è in crescita. I competitor di Solagrital vanno a gonfie vele.
Dunque, mancherebbero idee e strategia aziendale. E non a caso il Governatore lancia una stoccata al presidente della Gam, altra azienda a partecipazione pubblica.
“Pontarelli lamenta la mancanza di un impegno fideiussorio da parte della Regione – aggiunge – per quattro milioni di euro. Avevamo contestato questo metodo di lavoro, quando eravamo all’opposizione, certo non possiamo riproporlo ora che abbiamo un ruolo diverso. La filiera avicola ha un senso quando abbiamo chiarezza della filiera. E mi pare che per come vengono riportate le cose (siamo alla stoccata, ndr) lo stesso Pontarelli non abbia inquadrato con chiarezza che cosa significa il termine filiera, come si compatta la stessa”.
La giornata odierna servirà per ricaricare le batterie in vista di una settimana intensa. Domani le deleghe. Martedì il primo consiglio.
Sugli assessorati il dado è tratto, anche se manca l’ufficializzazione.
I quattro componenti dell’esecutivo di fatto stanno già lavorando ai propri settori.
Pierpaolo Nagni ai lavori pubblici, Massimiliano Scarabeo alle attività produttive, Michele Petraroia alle politiche sociali e al lavoro e Vittorino Facciolla all’agricoltura, mentre il governatore terrà per sé alcune delle deleghe più pesanti: bilancio, programmazione e sanità.
Già, la sanità. Con il Psr che incombe (il prossimo, decisivo tavolo tecnico si terrà il 17 aprile).
“Va rivisto, bisogna avere una sensibilità diversa rispetto alle esigenze del territorio” tuona Frattura, anche se ammette di avere le mani legate “perché sono stato nominato commissario già commissariato”. Anche qui Frattura conta di cambiare le cose, appellandosi al metodo. “Aldilà di aspetti tecnici – discetta – sono convinto che con il buon senso e un nuovo metodo di lavoro, cercando di mettere attorno a un tavolo tutte le parti in causa, ci sarà una ridefinizione del Piano Sanitario Regionale in maniera più attenta alle sensibilità, le sensibilità (lo rimarca due volte, ndr) e non le aspettative del territorio”.
Poi fornisce una notizia affermando che “con i primari che avrebbero voluto impugnare il Psr davanti al Tar c’è stato un incontro, che ha permesso di condividere un percorso comune. Se c’è qualcosa da impugnare – chiosa Frattura – sarà bene che lo faccia la Regione e non gli operatori che si trovano a subire un atto imposto”.
Pierluigi Boragine