Anche in Campania all’indomani della presentazione delle liste il consigliere regionale Marco Nonno non ha usato mezzi termini definendo le scelte del partito «vergognose». Nei collegi uninominali e in quelli proporzionali non figurano sindaci e militanti storici di Fratelli d’Italia. Cancellata dalle liste anche l’intera provincia di Avellino. Ma la decisione più criticata, quella che ha mandato in bestia il consigliere Nonno, è stata la mancata candidatura della collega Carmela Rescigno, la più votata tra le donne di Fratelli d’Italia, per far posto a una candidata dell’Umbria catapultata da Giorgia Meloni in Campania. Una storia simile a quella molisana dove però a farne le spese è stato il coordinatore di Fratelli d’Italia. Per mesi candidato in pectore al seggio uninominale del Senato, per una serie di giochi locali e romani Filoteo Di Sandro si è ritrovato a dover cedere il maggioritario a Forza Italia e poi quello proporzionale a Costanzo della Porta (uomo di Pallante). Dovendo ripiegare sul listino alla Camera ha rifiutato non senza gettare veleno sull’intera operazione.
«Dopo lo schifo che hanno fatto per la scelta delle candidature in Molise ho rinunciato a candidarmi, in polemica anche con il mio partito. Il nostro territorio perde due rappresentanze parlamentari sicure a favore di personaggi esterni (Cesa e Lotito) che non rappresenteranno affatto tutti noi e le esigenze del nostro martoriato Molise. Spero e mi auguro che i cittadini elettori molisani sapranno scegliere bene». Parole forti dettate sicuramente dalla rabbia, un boccone troppo amaro da digerire. Pubblicato il 22 agosto, il post non è stato rimosso. Il che significa che Di Sandro è ancora convinto di aver subito un torto e insieme a lui i molisani con l’atterraggio dei due ‘forestieri’. Ma questo non significa che abbandonerà la nave cedendo il timone ad altri proprio ora che si naviga in acque calme. E infatti il comunicato che annuncia la visita della leader di Fratelli d’Italia a Termoli porta in calce proprio la firma del coordinatore regionale. Sbollita la rabbia, Di Sandro ha deciso di continuare a esercitare il suo ruolo in attesa di un chiarimento direttamente con Giorgia Meloni, la prima donna candidata a premier nella storia della Repubblica Italiana. «Un momento importante per tutti avere il presidente nazionale di FdI e il futuro presidente del Consiglio in Molise» scrive Di Sandro chiamando a raccolta a Termoli per mercoledì prossimo iscritti, dirigenti e simpatizzanti del partito. Un annuncio così anticipa già un finale privo di sorprese: fare buon viso a cattivo gioco. Il medico di Colli dichiarerà il suo impegno personale nella battaglia per portare la leader del suo partito al governo, ribadendo che Cesa e Lotito, i candidati scelti dalle sacrestie romane, non rappresentano affatto l’elettorato molisano. Giorgia Meloni a Termoli si fermerà il tempo di un aperitivo intorno alle 13,30 al Lido La Lampara.

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