La cooperativa Lai, poi lo Iacp. Sono alcune delle tappe del candidato del centrodestra per il Senato Claudio Lotito ieri a Isernia.
I problemi delle case popolari sono stati affrontati con una delegazione di inquilini, con i tecnici e gli operatori dell’Istituto, con il commissario Mike Matticoli e il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Roberto Di Baggio, che cura la delega all’edilizia agevolata.
Un clima di festa , invece, alla cooperativa “Lavoro anch’io”, una delle realtà più longeve e affermate per quanto riguarda l’integrazione sociale e occupazionale dei diversamente abili. In particolare, Lotito si è confrontato con il presidente Nino Santoro che gli ha mostrato i lavori in ceramica realizzati nel laboratorio altamente specializzato e diviso in varie sezioni: tecnica di impasto e di manipolazione della argilla, sezione decorativa e di progetto, essiccazione, smaltatura per immersione e cottura, esposizioni prototipi e materiali eseguiti. Al termine della visita, nella quale è stato accompagnato dalla capolista di Noi moderati alla Camera, Filomena Calenda, i ragazzi della cooperativa hanno omaggiato il presidente della Lazio con un omaggio particolarmente apprezzato. «Una grande realtà molisana», il suo commento sulla coop.
Ma l’agenda di Lotito si arricchisce spesso di fuoriprogramma. È accaduto l’altra sera a Tufara, dove – dopo l’incontro elettorale nel cortile del castello – si è divertito a giocare a scopa in un bar con alcuni giovani avventori abituali.
Al dibattito moderato dal sindaco di Tufara Gianni Di Iorio, oltre a Lotito, i candidati di Fratelli d’Italia al proporzionale di Senato e Camera Costanzo Della Porta e Elisabetta Lancellotta, il leader dell’Udc Lorenzo Cesa che corre al maggioritario della Camera e l’assessore regionale ai Trasporti Quintino Pallante.
Sanità e infrastrutture, ha ribadito il patron della Lazio, sono le questioni prioritarie da affrontare. In questi giorni, ha riferito, ha contattato Ministeri e istituzioni nazionali , tra cui l’Anas, per avviare un’interlocuzione dedicata al Molise e che finora, a suo parere, è mancata. «È assurdo che i parlamentari molisani dei 5 Stelle e Leu non abbiano fatto niente per voi – ha detto – Avrebbero dovuto difendere i vostri diritti e non lo hanno fatto. Non è possibile andare a Roma e non avere interlocuzioni concrete negli uffici importanti. Del resto non dimentichiamoci che uno di questi, in Aula, letteralmente… dormiva. La politica non si fa così. La politica è sostegno diretto, assistenza e indirizzo. È organizzazione. Al Molise manca una vera cabina di regia in grado di supportare le iniziative individuate per ridare forza e dignità a un territorio e a persone meravigliose che tuttavia si sentono dimenticare. Vi sto conoscendo, ovunque, nei centri più grandi e nei paesini del Molise interno. Siete laboriosi, accoglienti e tanto attaccati alle radici. Questi sono valori importanti che non vanno dispersi ma alimentati. Gli ultimi vostri rappresentanti parlamentari vi hanno voltato le spalle. Con me questo non succederà».
Poi un tuffo nella molisanità: partita a carte davanti al bar. Naturalmente, ha vinto lui.