Ultimi sette giorni di campagna elettorale, le agende dei candidati si infittiscono.
Dopo aver incontrato le comunità di diversi centri nelle aree interne del Molise, ieri il candidato del centrodestra nel collegio uninominale del Senato Claudio Lotito ha fatto tappa a Campobasso e Isernia.
Nel capoluogo di regione in mattinata ha incontrato il rettore dell’Università degli Studi del Molise Luca Brunese e il direttore generale dell’ateneo Valerio Barbieri. Il confronto coi vertici Unimol ha riguardato i temi della formazione universitaria e soprattutto la necessità di sinergie con il mondo del lavoro e dell’impresa, perché i cervelli del territorio possano restare a lavorare in Molise.
Poi il patrone della Lazio si è spostato in via Sant’Antonio dei Lazzari dove era in programma un incontro con gli esponenti regionali della Lega. Tra gli altri Alberto Tramontano, Michele Marone – candidati rispettivamente nel collegio proporzionale del Senato e in quello della Camera – e il consigliere di Palazzo San Giorgio Alessandro Pascale. Insieme a loro un gruppo di cittadini a cui Lotito ha ribadito la necessità di attivare una cabina di regia «capace di ridare voce e forza al Molise, dimenticato colpevolmente dai parlamentari molisani uscenti». Ha poi concluso: «Nel centrodestra siamo uniti, questo sarà determinante anche per il prossimo governo».
Non sono mancati altri fuoriprogramma, a cui Lotito ha abituato i media molisani. Giovedì sera, dopo l’intervento a Montefalcone nel Sannio, è stato ospite di Mario D’Amore e di sua moglie Jessica Pollace. Ha visto la partita della Lazio insieme al loro piccolo Giuseppe. È andata male, i biancocelesti hanno perso 5-1 ma l’accoglienza della famiglia D’Amore ha consolato il patron.
Batte a tappeto il territorio anche il candidato del centrodestra al maggioritario della Camera Lorenzo Cesa. A Colli al Volturno ieri ha incontrato il sindaco Emilio Incollingo. «I piccoli paesi delle aree interne sono davvero delle chicche di questo Molise. Sembrano presepi, aggrappati alle montagne. È il simbolo – ha commentato – della tenacia dei molisani, che nonostante le tante difficoltà si aggrappano ai loro splendidi territori. Dobbiamo a tutti i costi migliorare la qualità di vita dei cittadini».

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