«Il risultato del centrodestra è stato eccezionale. Quello di Forza Italia è fra i migliori del Paese, questo perché abbiamo remato tutti nella stessa direzione anche colmando quel che da qualche parte sul territorio è mancato e analizzando i dati si comprende benissimo dove…».
Acquisito il responso delle urne del 25 settembre, il governatore Donato Toma non vuole aprire nuove polemiche ma allo stesso tempo sollecita lo schieramento: «Mi auguro che il centrodestra faccia una seria riflessione su persone, competenze e su chi davvero lavora per la coalizione».
Annunciato dalle dichiarazioni e dal lavoro delle scorse settimane, ora è certo che a Termoli il sindaco – insieme a un folto gruppo – ha appoggiato Costanzo Della Porta (FdI) al proporzionale del Senato e non l’uomo di Forza Italia Nicola Cavaliere. Un blitz di cui Roberti, coordinatore provinciale degli azzurri, aveva messo a parte i dirigenti regionali. Ma non per questo fa meno male.
«Io ho votato e fatto votare Forza Italia, senza polemiche. Quelle, se c’è bisogno, si fanno prima di una campagna elettorale, poi si lavora. Se in Molise il partito, di cui sono componente del comitato nazionale, ha portato a casa uno dei migliori risultati d’Italia è perché i voti mancanti sono stati recuperati dalla correttezza di qualcun altro», aggiunge Toma.
In queste settimane, ricorda, ha limitato al minimo la comunicazione riguardante il ruolo istituzionale. Alla campagna elettorale ha partecipato da uomo di partito e gli assessori (candidati e non) hanno potuto fare altrettanto. «È andata bene in Italia e in Molise. Fratelli d’Italia, soprattutto a livello nazionale, ha condotto una campagna eccellente. Con i neo eletti parlamentari Cesa e Lotito – assicura – c’è stata una collaborazione molto stretta e non poteva essere altrimenti. Credo che con il loro apporto si possano fare miracoli, nel senso di realizzare impegni e aspirazioni a cui lavoriamo da tempo». Sa però che saranno giorni complicati nella coalizione e fra gli azzurri. «Chi sostiene che la colpa è sempre di altri – si limita a puntualizzare – forse dovrebbe fare un po’ di autocritica».

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