Il Rosatellum, complice un errore del Viminale corretto su indicazione della Cassazione, ha colpito ancora. È Elisabetta Lancellotta la seconda deputata del Molise, eletta sul proporzionale, e non Caterina Cerroni. L’avvicendamento fra il Pd e Fratelli d’Italia nel primo pomeriggio di ieri.
L’aggiornamento degli elenchi su Eligendo delle ore 15.41 del 28 settembre vede, per esempio, Umberto Bossi fra gli eletti della Lega in Lombardia. E Lancellotta al posto della segretaria nazionale dei Giovani dem.
In regione la notizia ha cominciato a circolare un’ora dopo. Quintino Pallante, assessore regionale del partito di Meloni e kingmaker di questa tornata, ha chiamato la neo parlamentare, lei non rispondeva. Ha insistito, nulla. «Ero a una conferenza stampa in Comune a Isernia, avevo tolto la suoneria al cellulare. Ho trovato dieci chiamate perse di Quintino…». Il capovolgimento l’ha emozionata, ma la capogruppo di FdI a Palazzo San Francesco non nasconde che ci sperava. Forte di oltre 25mila voti, non si era arresa alla compensazione dei seggi che solo un giorno prima l’aveva lasciata fuori da Montecitorio. «Una grande gioia e una grande emozione che dedico a tutti i molisani, a tutte le persone che hanno creduto in me, ma a prescindere a tutti i cittadini di questa regione. Lavorerò al loro servizio rappresentando le istanze del Molise a Roma con forza e determinazione», il suo commento a caldo. Un pensiero per Cerroni, «Caterina ha lavorato bene, è una giovane donna preparata». Fair play, da dirigente nazionale del Coni (sarà a Chianciano per il Trofeo 2022 da domani), ma anche molta determinazione. Il primo impegno, ribadisce, è un decreto Molise che porti all’azzeramento del debito sanitario, al finanziamento del collegamento fra l’Au1 e l’A14 e poi un’azione forte a sostegno delle imprese anche per aiutare i giovani a restare qui. In Molise sono dunque ora quattro su quattro gli eletti del centrodestra: Dunque Claudio Lotito e Costanzo Della Porta al Senato, Lancellotta e Lorenzo Cesa alla Camera.
La correzione del ministero dell’Interno riguarda numerosi collegi in nove regioni. Nella circoscrizione Lazio 1, listino plurinominale guidato da Zingaretti, scattano due seggi anziché uno: oltre al governatore ed ex segretario dem Marianna Madia, che però è fra i plurieletti, quindi in Parlamento andrà Andrea Casu. Cambia pure l’elenco degli eletti alla Camera nel plurinominale Campania 1: scompare il nome di Guido Milanese (FI), entra quello di Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra).

r.i.

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